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Le passioni del re

Paesi, cavalli e altro a Firenze al tempo dei Savoia

10,20 € 12,00
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In occasione della mostra allestita presso la villa medicea della Petraia (Firenze) per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il volume indaga il rapporto avuto da Vittorio Emanuele II con Firenze tra il 1861 e il 1871. L’assetto sabaudo della Petraia, abitata da Rosa Vercellana, contessa di Mirafiore, ricordata come la “Bella Rosina” e solo dal 1869 moglie morganatica del re, è stato scelto come punto di partenza per mettere a fuoco aspetti privati e passioni della vita di Vittorio Emanuele II re d’Italia. Col supporto di un’accurata ricerca documentaria e prendendo l’avvio dall’Esposizione Italiana Agraria, Industriale ed Artistica di Firenze (1861) è stata tracciata una microstoria utile per ricreare l’ambiente in cui si svolge la storia più grande dei cambiamenti politici e sociali dell’Italia appena unita. Si illustrano le scelte del re in quell’occasione riguardo alla pittura di paesaggio, alle porcellane Ginori, agli arredi scelti per le sue residenze, secondo un gusto più confortevole proprio degli ambienti alto borghesi, più che della tradizione di corte. Si documentano inoltre gli importanti interventi architettonici di epoca sabauda avvenuti nel complesso delle Scuderie Reali di Porta Romana e nell’ardita copertura in ferro e vetro del cortile della Petraia trasformato in salone da ballo per la festa di fidanzamento di Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della Bella Rosina, con Blanche de Larderel.
La pubblicazione, con presentazionedi Cristina Acidini, è arricchita da numerose schede e appendici documentarie e si avvale, oltre che dei testi delle curatrici, dei contributi di studiosi come Fausto Barbagli, Silvia Ciappi, Anna Floridia, Giorgio Galletti, Rosanna Morozzi, Claudio Paolini.

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On the occasion of the show held at the Medici Villa La Petraia (Florence) for the 150th anniversary of Italian Unity, this volume explores King Vittorio Emanuele II’s connections with Florence between 1861 and 1871. La Petraia, a property of the House of Savoy, was occupied by Rosa Vercellana, Countess of Mirafiore, remembered as “La Bella Rosina.” She did not become the King’s morganatic wife until 1869. The villa was chosen as the starting point for an exploration of the private pursuits and passions of Vittorio Emanuele II as King of Italy. Backed by scrupulous documentary research, the narrative begins with the Italian Agrarian, Industrial, and Artistic Exposition of 1861. This “microhistory” is a useful thread for recreating the canvas of the broader history of political and social change in newly united Italy. The book illustrates the King’s choice of landscape paintings, Ginori porcelain, and furniture for his residences—all of which reflect the taste for comfort more characteristic of the upper bourgeoisie than that of the courtly tradition. Documentation is provided on the major architectural remodeling the Royal Stables of Porta Romana during the Savoy period, and on the boldly innovative iron and glass roof of the Petraia courtyard, turned into a ballroom for the party to celebrate the engagement of Emanuele di Mirafiore, son of the King and La Bella Rosina, with Blanche de Larderel.
The volume, prefaced by Cristina Acidini, is enhanced by many catalogue entries and documentary appendixes. In addition to essays by the curators, there are contributions by scholars including Fausto Barbagli, Silvia Ciappi, Anna Floridia, Giorgio Galletti, Rosanna Morozzi, and Claudio Paolini.

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Polistampa, 2011

A cura di:

Pagine: 144

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-1000-7

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