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Finestre

Tratte da alcune fabbriche insigni di Firenze e incise da Ferdinando Ruggieri

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Nei disegni dei bambini le finestre sono gli occhi delle case… Per l’architetto e incisore Ferdinando Ruggieri, personaggio centrale della cultura artistica fiorentina del Settecento, sono un elemento d’arte nel quale rileggere l’opera dei grandi architetti fiorentini del passato, che il nostro volle indicare ai suoi contemporanei come modelli da studiare e imitare. Con questo intento egli fece il rilievo e quindi il disegno di molte delle finestre dei palazzi cittadini (assieme a porte e ad altri particolari architettonici), trasferendolo in grandi rami incisi che pubblicò nella stamperia reale presso Giovanni Gaetano Tartini e Santi Franchi tra il 1722 e il 1728, in tre bei volumi che recano il titolo di Studio d’architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre colle misure, piante, modini, e profili, tratte da alcune fabbriche insigni di Firenze erette col disegno de’ più celebri architetti. Evidentemente queste finestre non sono semplici aperture destinate a lasciar passare la luce, ma una testimonianza della condizione, posizione sociale e solidità economica dell’aristocratico proprietario, oltre che dell’arte dei grandi che le progettarono: Michelangelo, Ammannati, Buontalenti, Dosio, Vasari, Cigoli e via dicendo.
La pubblicazione ripropone, oltre a una scheda biografica di Ferdinando Ruggieri, la maggior parte delle tavole inerenti appunto le finestre dei palazzi fiorentini, documentando la varietà di soluzioni possibili per uno stesso elemento e formando un capitolo, per quanto particolarissimo, della storia dell’architettura civile della città.

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Nei disegni dei bambini le finestre sono gli occhi delle case… Per l’architetto e incisore Ferdinando Ruggieri, personaggio centrale della cultura artistica fiorentina del Settecento, sono un elemento d’arte nel quale rileggere l’opera dei grandi architetti fiorentini del passato, che il nostro volle indicare ai suoi contemporanei come modelli da studiare e imitare. Con questo intento egli fece il rilievo e quindi il disegno di molte delle finestre dei palazzi cittadini (assieme a porte e ad altri particolari architettonici), trasferendolo in grandi rami incisi che pubblicò nella stamperia reale presso Giovanni Gaetano Tartini e Santi Franchi tra il 1722 e il 1728, in tre bei volumi che recano il titolo di Studio d’architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre colle misure, piante, modini, e profili, tratte da alcune fabbriche insigni di Firenze erette col disegno de’ più celebri architetti. Evidentemente queste finestre non sono semplici aperture destinate a lasciar passare la luce, ma una testimonianza della condizione, posizione sociale e solidità economica dell’aristocratico proprietario, oltre che dell’arte dei grandi che le progettarono: Michelangelo, Ammannati, Buontalenti, Dosio, Vasari, Cigoli e via dicendo.
La pubblicazione ripropone, oltre a una scheda biografica di Ferdinando Ruggieri, la maggior parte delle tavole inerenti appunto le finestre dei palazzi fiorentini, documentando la varietà di soluzioni possibili per uno stesso elemento e formando un capitolo, per quanto particolarissimo, della storia dell’architettura civile della città.

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Polistampa, 2011

Pagine: 80

Caratteristiche: ill. b/n, br.

ill. b/n, br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-0932-2

Collana:
Quaderni del Servizio Educativo, 32

Settori: