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Angiolo Lombardini

Luce e colori

11,05 € 13,00
Qt

È il catalogo di una mostra antologica visitabile dal 12 giugno al 2 luglio 2011 presso la Galleria Pio Fedi di Firenze.
Lombardini dipinge osservando, dalla finestra del suo studio, la distesa di colline che vanno dall’Impruneta a San Casciano nelle diverse fasi del giorno e cogliendo con grande sensibilità i segreti di quei paesaggi. Li osserva con un candore quasi fanciullo, ritrovando una visione vicina a certi incanti fantastici dei racconti della nostra adolescenza. È questo un paesaggio fuori dal tempo, una campagna vera e immaginata, solo apparentemente riconducibile ai luoghi reali e agli spazi fisici e geografici frequentati dall’artista. I colori primari, puri, amati da Lombardini, sono quelli della solare campagna mediterranea, dei campi e delle colline. Egli si presenta oggi con una storia definita e coerente, una storia scritta attraverso le sue opere, un discorso svolto incessantemente negli anni, sulle immagini della campagna, dei fiori deposti su un tavolo di fronte alla finestra. Un artista spontaneo, senza orpelli concettuali: in un mondo che diviene sempre più costretto a un’immagine artificiale della natura, quasi cieco alla luce e ai colori, un maestro come Angiolo Lombardini costituisce un’eccezione felice, una testimonianza del “piacere” della pittura.
I temi della pittura sono rimasti gli stessi in questi ultimi anni, ma la sua tavolozza si è come imbiancata: i colori puri si sono attenuati, quasi come se la luce bianca avesse reclamato un assoluto dominio. Lombardini ha aggiunto un felice ritorno, che è anche una novità: la scultura. Così ha ripreso, dopo molti anni, a modellare la creta realizzando alcuni ritratti e nudi femminili in terracotta, lasciandosi andare a modellare con una vena meno intellettualistica ed esaltandosi nel tono genuino del racconto.

È il catalogo di una mostra antologica visitabile dal 12 giugno al 2 luglio 2011 presso la Galleria Pio Fedi di Firenze.
Lombardini dipinge osservando, dalla finestra del suo studio, la distesa di colline che vanno dall’Impruneta a San Casciano nelle diverse fasi del giorno e cogliendo con grande sensibilità i segreti di quei paesaggi. Li osserva con un candore quasi fanciullo, ritrovando una visione vicina a certi incanti fantastici dei racconti della nostra adolescenza. È questo un paesaggio fuori dal tempo, una campagna vera e immaginata, solo apparentemente riconducibile ai luoghi reali e agli spazi fisici e geografici frequentati dall’artista. I colori primari, puri, amati da Lombardini, sono quelli della solare campagna mediterranea, dei campi e delle colline. Egli si presenta oggi con una storia definita e coerente, una storia scritta attraverso le sue opere, un discorso svolto incessantemente negli anni, sulle immagini della campagna, dei fiori deposti su un tavolo di fronte alla finestra. Un artista spontaneo, senza orpelli concettuali: in un mondo che diviene sempre più costretto a un’immagine artificiale della natura, quasi cieco alla luce e ai colori, un maestro come Angiolo Lombardini costituisce un’eccezione felice, una testimonianza del “piacere” della pittura.
I temi della pittura sono rimasti gli stessi in questi ultimi anni, ma la sua tavolozza si è come imbiancata: i colori puri si sono attenuati, quasi come se la luce bianca avesse reclamato un assoluto dominio. Lombardini ha aggiunto un felice ritorno, che è anche una novità: la scultura. Così ha ripreso, dopo molti anni, a modellare la creta realizzando alcuni ritratti e nudi femminili in terracotta, lasciandosi andare a modellare con una vena meno intellettualistica ed esaltandosi nel tono genuino del racconto.

Polistampa, 2011

A cura di:

Pagine: 60

Caratteristiche: ill. col., br.

ill. col., br.

Formato: 24x22

ISBN: 978-88-596-0922-3

Settore:

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