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Lettere di un povero diavolo. Carteggio (1903-1931)

Con altre testimonianze epistolari su Dino Campana (1903-1998)

Un ritratto vivo e fedele del poeta e della nostra letteratura di primo Novecento

25,50 € 30,00
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A coronamento di decenni di lavoro, uno dei più attenti e assidui studiosi di Dino Campana ne raccoglie tutti gli scambi epistolari – compresi alcuni inediti – con l’Aleramo, Boine, Cardarelli, Cecchi, Novaro, Papini, Prezzolini, Serra, Soffici e altri, restituendo un ritratto vivo e fedele del poeta e della nostra letteratura di primo Novecento. Nell’ampio corredo iconografico spicca una fotografia finora ignota che ritrae Campana fra i suoi monti.
“Ricostruire un carteggio è come edificare un tempio: pietra su pietra. È un’opera che richiede tempo e pazienza… Ian Gibson, il biografo di Federico García Lorca, scrive che non puoi mandare nessuno al posto tuo, perché ciò che potresti scoprire non sarebbe visto dall’altro come lo vedi tu. E quando trovi il pezzo che cercavi, la lettera che mancava, quella che ti permette di completare, almeno in parte, il tuo puzzle, è quasi un’estasi. E se così non fosse, non si continuerebbe a cercare: invece ogni giorno ci riserva un’avventura, piccola o grande che sia. Personalmente, ho finito per mettere Dino Campana nei miei sogni. E ciò da quando, nel lontano 1978, pubblicai con Vanni Scheiwiller Le mie lettere sono fatte per essere bruciate, primo carteggio del poeta di Marradi con gli uomini del suo tempo” (dal Prologo di Gabriel Cacho Millet).

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This volume is the crowning achievement of decades of work, in which one of Dino Campana’s most attentive and assiduous specialists was able to collect all of his correspondence—including some unpublished letters—with Aleramo, Boine, Cardarelli, Cecchi, Novaro, Papini, Prezzolini, Serra, Soffici, and others. The result is a lively, faithful portrait of the poet and early-twentieth-century Italian literature. The abundant illustrations feature a hitherto unknown photograph of Campana taken in the hills near his birthplace.
“Reconstructing a correspondence is like building a temple: stone by stone. It’s a work that requires time and patience [...]. Ian Gibson, Federico García Lorca’s biographer, wrote that you can’t send anyone to replace you, because what you might discover would not be seen by the other person as you see it. And when you find the piece you were looking for, the missing letter, the one that allows you to complete your puzzle, at least in part, you feel almost ecstatic. And if it were not so, one would not keep looking. Instead, every day brings us an adventure, however big or small. Personally, I have ended up putting Dino Campana in my dreams—from the time, way back in 1978, when I published with Vanni Scheiwiller Le mie lettere sono fatte per essere bruciate [“My letters are made to be burned], the first selection of correspondence of the poet from Marradi with his contemporaries” (from the Prologue by Gabriel Cacho Millet).

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Polistampa, 2011

A cura di:

Pagine: 496

Caratteristiche: ill. b/n, br.

b/w ills, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0861-5

Collana:
Il Diaspro | Epistolari, 13

Settori:

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