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Il Governatore delle acque

Poesie

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Qt

Nel XIV secolo i Governatori delle acque erano ufficiali con il compito di controllare che le acque defluissero regolarmente sui territori comunali del contado fiorentino. Il Governatore di questa storia sovrintendeva sui corsi provenienti dalle pendici del Montalbano, a pochi metri Anchiano, dove la tradizione vuole sia nato Leonardo da Vinci. La zona è ricca di rii, torrenti, fiumi che affluiscono nel Padule di Fucecchio. Il percorso d’acqua che i versi propongono è suggestivo e particolare per i molti riferimenti storici e letterari: nei primi tratti è tormentato, come la fanciullezza e l’adolescenza del protagonista, evocando la sua storia di abitatore di queste terre. I versi del poemetto proseguono nella scoperta di una nuova età e di una maturità insoddisfatta, di paesaggi e ospiti inattesi che sconvolgono, senza inquinare, le origini del ricordo leonardiano. 

Bisbiglio nascosto e arruffato in ventre di donna,
di un’anima leggera in osmosi con la Valle Buia
stretta da uomini e lama di una nuova Ecate risorta,
sgorga da inferi e corrompe la terra di verità sepolte.
Respiro con respiro.
                               Voce con voce.
                                                       Mano con mano.

Nel testo introduttivo dal titolo Qui, un giorno, decisi di nascere ha scritto Giovanna Fozzer: “Amabile è l’acquosa temperie di questo canto di Baronti, fragrante frescura campestre prestata ai giochi e agli affetti d’una infanzia che sfocerà più tardi nella dolorosa adolescenza delusa – pur se salvata perché riflessiva – e nell’età adulta, capace ormai d’ironica padronanza anche scherzosa”.

Nel XIV secolo i Governatori delle acque erano ufficiali con il compito di controllare che le acque defluissero regolarmente sui territori comunali del contado fiorentino. Il Governatore di questa storia sovrintendeva sui corsi provenienti dalle pendici del Montalbano, a pochi metri Anchiano, dove la tradizione vuole sia nato Leonardo da Vinci. La zona è ricca di rii, torrenti, fiumi che affluiscono nel Padule di Fucecchio. Il percorso d’acqua che i versi propongono è suggestivo e particolare per i molti riferimenti storici e letterari: nei primi tratti è tormentato, come la fanciullezza e l’adolescenza del protagonista, evocando la sua storia di abitatore di queste terre. I versi del poemetto proseguono nella scoperta di una nuova età e di una maturità insoddisfatta, di paesaggi e ospiti inattesi che sconvolgono, senza inquinare, le origini del ricordo leonardiano. 

Bisbiglio nascosto e arruffato in ventre di donna,
di un’anima leggera in osmosi con la Valle Buia
stretta da uomini e lama di una nuova Ecate risorta,
sgorga da inferi e corrompe la terra di verità sepolte.
Respiro con respiro.
                               Voce con voce.
                                                       Mano con mano.

Nel testo introduttivo dal titolo Qui, un giorno, decisi di nascere ha scritto Giovanna Fozzer: “Amabile è l’acquosa temperie di questo canto di Baronti, fragrante frescura campestre prestata ai giochi e agli affetti d’una infanzia che sfocerà più tardi nella dolorosa adolescenza delusa – pur se salvata perché riflessiva – e nell’età adulta, capace ormai d’ironica padronanza anche scherzosa”.

Polistampa, 2010

Pagine: 32

Caratteristiche: ill. b/n, br.

ill. b/n, br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-0744-1

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