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La stella e la porpora

Il corteo di Benozzo e l’enigma del Virgilio Riccardiano

Atti del Convegno di Studi - Firenze, 17 maggio 2007

15,30 € 18,00
Qt

Il volume raccoglie numerosi contributi di studio sul Virgilio Riccardiano, il manoscritto 492 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, che è certamente il prodotto più ragguardevole dello scriba fiorentino Niccolò de’ Ricci, operante fra il VI e il VII decennio del Quattrocento, prevalentemente nella trascrizione di alcuni classici latini come Cicerone epistolografo e Sallustio, ma privilegiando Virgilio.
Il dato iconografico più saliente del manoscritto si dimostra una sorta di parallelismo ideologico e storico: quello che alla vicenda fantastica di Enea, profugo da Troia e precursore della storia di Roma, sovrappone con evidenza di volti, costumi e suppellettili, la vicenda reale dell’ultimo erede al trono di Bisanzio, esule in Italia all’indomani del 29 maggio del 1453, data della caduta nelle mani dei Turchi di Costantinopoli, estremo baluardo orientale della cristianità.
I contributi ruotano intorno alla vivace convergenza di due eventi fra i più memorabili del mito e della storia, evidenziando anche i grandi problemi metodologici legati all’approccio interdisciplinare, come per esempio la dinamica dell’analisi dell’immagine come “fonte” storica o delle espressioni formali di posizioni politiche e culturali, la ricerca sui ritratti inseriti e la fisionomia di individui storici, oppure le difficoltà per delineare le frontiere tra invenzione artistica e significato politico-attuale, fino all’univocità o polisemia stessa dei segni nella pittura.

Testi di Peter Bell, Concetta Bianca, Tommaso Braccini, Franco Cardini, Melania Ceccanti, Eleftherios Despotakis, Viviana Guarino, Giovanna Lazzi, Anna Padoa Rizzo, Silvia Ronchey, Giancarlo Savino, Paola Ventrone, Paolo Viti, Gerhard Wolf.

Formato PDF

Il volume raccoglie numerosi contributi di studio sul Virgilio Riccardiano, il manoscritto 492 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, che è certamente il prodotto più ragguardevole dello scriba fiorentino Niccolò de’ Ricci, operante fra il VI e il VII decennio del Quattrocento, prevalentemente nella trascrizione di alcuni classici latini come Cicerone epistolografo e Sallustio, ma privilegiando Virgilio.
Il dato iconografico più saliente del manoscritto si dimostra una sorta di parallelismo ideologico e storico: quello che alla vicenda fantastica di Enea, profugo da Troia e precursore della storia di Roma, sovrappone con evidenza di volti, costumi e suppellettili, la vicenda reale dell’ultimo erede al trono di Bisanzio, esule in Italia all’indomani del 29 maggio del 1453, data della caduta nelle mani dei Turchi di Costantinopoli, estremo baluardo orientale della cristianità.
I contributi ruotano intorno alla vivace convergenza di due eventi fra i più memorabili del mito e della storia, evidenziando anche i grandi problemi metodologici legati all’approccio interdisciplinare, come per esempio la dinamica dell’analisi dell’immagine come “fonte” storica o delle espressioni formali di posizioni politiche e culturali, la ricerca sui ritratti inseriti e la fisionomia di individui storici, oppure le difficoltà per delineare le frontiere tra invenzione artistica e significato politico-attuale, fino all’univocità o polisemia stessa dei segni nella pittura.

Testi di Peter Bell, Concetta Bianca, Tommaso Braccini, Franco Cardini, Melania Ceccanti, Eleftherios Despotakis, Viviana Guarino, Giovanna Lazzi, Anna Padoa Rizzo, Silvia Ronchey, Giancarlo Savino, Paola Ventrone, Paolo Viti, Gerhard Wolf.

Formato PDF

Polistampa, 2009

A cura di:

Pagine: 264

Caratteristiche: 98 tavv. col., br.

98 col plates, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0650-5

Collana:
Biblioteca Riccardiana, 13

Settori: