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Il sorriso della sfinge

L’eredità del mondo antico nelle miniature riccardiane

17,00 € 20,00
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Questi Studi nascono a fianco di un percorso espositivo che, attraverso un nutrito gruppo di codici Riccardiani, vuole individuare e analizzare alcune sopravvivenze di temi e motivi classici presenti nelle loro miniature, cronologicamente databili tra gli ultimi anni dell’XI e la fine del XV secolo. Gli Studi, però, non si configurano come il catalogo della mostra, già pubblicato a cura di Giovanna Lazzi (Il sorriso della sfinge, Polistampa 2009).
Oggetto del volume è un gruppo di manoscritti miniati meno noti, alcuni presentati per la prima volta, altri oggetto di scarsa attenzione critica, tutti conservati presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze. Soprattutto il nucleo romanico, in virtù spesso delle gigantesche dimensioni, è stato poco “visto” per le innegabili difficoltà espositive. Lungi dall’essere un’arte primitiva, la miniatura romanica si pone come il necessario tramite per la nascita del libro umanistico tanto celebrato, grazie alla sua maniera di veicolare i repertori ornamentali del mondo antico con la straordinaria vitalità di un’epoca di grandi cambiamenti. Attraverso esemplari diversi anche per qualità e provenienza, e pertanto in grado di servire come elementi di ancoraggio lungo una via assai complessa, è stato seguito il percorso di una serie di motivi decorativi, parte integrante ed esaltante del lessico coniato in età classica, poi giunto al cosciente e coerente recupero umanistico, non attraverso quei salti che anche la natura non fa, ma grazie alla mediazione talvolta lenta, talvolta persino difficilmente percettibile dell’età medievale.

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Questi Studi nascono a fianco di un percorso espositivo che, attraverso un nutrito gruppo di codici Riccardiani, vuole individuare e analizzare alcune sopravvivenze di temi e motivi classici presenti nelle loro miniature, cronologicamente databili tra gli ultimi anni dell’XI e la fine del XV secolo. Gli Studi, però, non si configurano come il catalogo della mostra, già pubblicato a cura di Giovanna Lazzi (Il sorriso della sfinge, Polistampa 2009).
Oggetto del volume è un gruppo di manoscritti miniati meno noti, alcuni presentati per la prima volta, altri oggetto di scarsa attenzione critica, tutti conservati presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze. Soprattutto il nucleo romanico, in virtù spesso delle gigantesche dimensioni, è stato poco “visto” per le innegabili difficoltà espositive. Lungi dall’essere un’arte primitiva, la miniatura romanica si pone come il necessario tramite per la nascita del libro umanistico tanto celebrato, grazie alla sua maniera di veicolare i repertori ornamentali del mondo antico con la straordinaria vitalità di un’epoca di grandi cambiamenti. Attraverso esemplari diversi anche per qualità e provenienza, e pertanto in grado di servire come elementi di ancoraggio lungo una via assai complessa, è stato seguito il percorso di una serie di motivi decorativi, parte integrante ed esaltante del lessico coniato in età classica, poi giunto al cosciente e coerente recupero umanistico, non attraverso quei salti che anche la natura non fa, ma grazie alla mediazione talvolta lenta, talvolta persino difficilmente percettibile dell’età medievale.

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Polistampa, 2009

Pagine: 248

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0645-1

Collana:
Il canto delle sirene | Studi riccardiani, 1

Settori: