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Ferdinando Martini e Giuliana Benzoni

Tessere contatti, intrecciare culture. Atti dell’incontro di studi

12,75 € 15,00
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Atti dell’incontro di studi tenutosi il 28 marzo 2009 al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento. La scoperta dell’eccezionalità della vita di Giuliana Benzoni, “nipote prediletta” di Ferdinando Martini, ha dato corpo al desiderio di esplorare in modo nuovo l’impegno culturale e politico di quest’ultimo. Lui personaggio pubblico, letterato, comunicatore e giornalista, grande politico, protagonista di un periodo tragico e intenso come la transizione tra Ottocento e Novecento, lei personaggio essenzialmente privato, osservatrice attenta e ammirata delle “trame” del nonno, giocatrice di un ruolo autonomo, interprete creativa di un modo sotterraneo del “fare politica”.
Ferdinando Martini è l’uomo politico che, più di ogni altro, riesce a traghettare la Valdinievole nella realtà del Novecento. La sua carriera, fin dal suo emergere come deputato locale, rappresenta una novità nel panorama politico del tempo: un uomo di cultura prestato alla politica che si afferma nella transizione tra Destra e Sinistra storica e approda in parlamento a partire dal 1876. Questa intensa attività politica in sede locale e nazionale è accompagnata da un costante rapporto con l’intellighenzia italiana ed europea, con un’importante attività giornalistica ed editorialistica. Grazie agli intrecci di Giuliana si profila la possibilità di saldare l’interventismo conservatore di Ferdinando con l’interventismo democratico di Salvemini. Questa saldatura non diventerà mai un’operazione riuscita, ma indubbiamente rappresenta l’apertura di un nuovo corso cui Ferdinando non può dar seguito. Sarà Giuliana, con il suo impegno nella Resistenza e nella costruzione della società del secondo dopoguerra, che si farà carico di portare i vecchi ideali in un mondo totalmente rinnovato.

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Atti dell’incontro di studi tenutosi il 28 marzo 2009 al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento. La scoperta dell’eccezionalità della vita di Giuliana Benzoni, “nipote prediletta” di Ferdinando Martini, ha dato corpo al desiderio di esplorare in modo nuovo l’impegno culturale e politico di quest’ultimo. Lui personaggio pubblico, letterato, comunicatore e giornalista, grande politico, protagonista di un periodo tragico e intenso come la transizione tra Ottocento e Novecento, lei personaggio essenzialmente privato, osservatrice attenta e ammirata delle “trame” del nonno, giocatrice di un ruolo autonomo, interprete creativa di un modo sotterraneo del “fare politica”.
Ferdinando Martini è l’uomo politico che, più di ogni altro, riesce a traghettare la Valdinievole nella realtà del Novecento. La sua carriera, fin dal suo emergere come deputato locale, rappresenta una novità nel panorama politico del tempo: un uomo di cultura prestato alla politica che si afferma nella transizione tra Destra e Sinistra storica e approda in parlamento a partire dal 1876. Questa intensa attività politica in sede locale e nazionale è accompagnata da un costante rapporto con l’intellighenzia italiana ed europea, con un’importante attività giornalistica ed editorialistica. Grazie agli intrecci di Giuliana si profila la possibilità di saldare l’interventismo conservatore di Ferdinando con l’interventismo democratico di Salvemini. Questa saldatura non diventerà mai un’operazione riuscita, ma indubbiamente rappresenta l’apertura di un nuovo corso cui Ferdinando non può dar seguito. Sarà Giuliana, con il suo impegno nella Resistenza e nella costruzione della società del secondo dopoguerra, che si farà carico di portare i vecchi ideali in un mondo totalmente rinnovato.

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Polistampa, 2009

A cura di:

Pagine: 128

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 21x29,7

ISBN: 978-88-596-0580-5

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