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L’Epitrachelion dell’Annunciazione

Un ricamo liturgico orientale a Bagno a Ripoli

11,90 € 14,00
Qt

Il rinvenimento di un’antica opera d’arte, rimasta per secoli sconosciuta, è tanto più entusiasmante quanto più inatteso. Occorrono però occhi esperti per individuarla e un’appassionata ricerca perché quello che potrebbe sembrare un accadimento fortuito diventi una felice scoperta. È questo il caso dei due preziosi ricami oggetto di questa pubblicazione.
Fu intorno al 2005 che la ricercatrice Laura Casprini – nel corso della ricognizione mirata a individuare i manufatti liturgici ricamati che sarebbero stati esposti all’interno dell’Oratorio di Santa Caterina (Bagno a Ripoli, Firenze) in occasione della mostra Il filo degli angeli – ritrovò le due bandinelle processionali realizzate con un drappo di velluto rosso cupo sul quale erano stati applicati due antichi ricami. Gli oggetti, conservati nella canonica della chiesa di Santa Maria a Quarto, apparvero subito estremamente interessanti, perché rimandavano a un ambito culturale lontano non solo da quello fiorentino e toscano, ma addirittura italiano. Dalle successive indagini è emerso che queste opere hanno una presumibile provenienza rumena e si possono approssimativamente datare all’interno del secolo XVII, un periodo ricco di fermenti religiosi e di intensa attività artistica soprattutto per quanto concerne gli apparati decorativi ecclesiastici. Lo studio mette in evidenza lo stretto legame del manufatto con la chiesa Ortodossa e l’originaria funzione di epitrachelion, una stola che i prelati ortodossi indossano durante le funzioni religiose. Il volume ricostruisce inoltre la tecnica di esecuzione, descrivendo lo stato di conservazione e l’intervento conservativo eseguito sul manufatto.

Contributi di Marco Ciatti, Paolo Frullini, Giuliana Righi, Carlo Viliani, Maria Pia Zaccheddu.

Formato PDF

Il rinvenimento di un’antica opera d’arte, rimasta per secoli sconosciuta, è tanto più entusiasmante quanto più inatteso. Occorrono però occhi esperti per individuarla e un’appassionata ricerca perché quello che potrebbe sembrare un accadimento fortuito diventi una felice scoperta. È questo il caso dei due preziosi ricami oggetto di questa pubblicazione.
Fu intorno al 2005 che la ricercatrice Laura Casprini – nel corso della ricognizione mirata a individuare i manufatti liturgici ricamati che sarebbero stati esposti all’interno dell’Oratorio di Santa Caterina (Bagno a Ripoli, Firenze) in occasione della mostra Il filo degli angeli – ritrovò le due bandinelle processionali realizzate con un drappo di velluto rosso cupo sul quale erano stati applicati due antichi ricami. Gli oggetti, conservati nella canonica della chiesa di Santa Maria a Quarto, apparvero subito estremamente interessanti, perché rimandavano a un ambito culturale lontano non solo da quello fiorentino e toscano, ma addirittura italiano. Dalle successive indagini è emerso che queste opere hanno una presumibile provenienza rumena e si possono approssimativamente datare all’interno del secolo XVII, un periodo ricco di fermenti religiosi e di intensa attività artistica soprattutto per quanto concerne gli apparati decorativi ecclesiastici. Lo studio mette in evidenza lo stretto legame del manufatto con la chiesa Ortodossa e l’originaria funzione di epitrachelion, una stola che i prelati ortodossi indossano durante le funzioni religiose. Il volume ricostruisce inoltre la tecnica di esecuzione, descrivendo lo stato di conservazione e l’intervento conservativo eseguito sul manufatto.

Contributi di Marco Ciatti, Paolo Frullini, Giuliana Righi, Carlo Viliani, Maria Pia Zaccheddu.

Formato PDF

Polistampa, 2009

Pagine: 120

Caratteristiche: ill. b/n, 9 tavv. col., br.

ill. b/n, 9 tavv. col., br.

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0579-9

Collana:
Quaderni di Testi e Studi, 8

Settori: