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Giordano Goggioli

Atleta, giornalista, dirigente

14,00
Qt

In qualsiasi campo si sia cimentato, Giordano Goggioli – atleta, giornalista, scrittore, dirigente – ha lasciato il segno. Un segno indelebile e luminoso. Sei volte campione d’Italia della pallanuoto, tra il 1933 e il 1940, col Settebello della Rari Nantes Florentia, è stato a lungo il capitano della Nazionale azzurra. Giornalista di straordinario talento (celebri i suoi articoli sulle Olimpiadi), responsabile per trent’anni dei servizi sportivi del quotidiano «La Nazione», ha impresso un salto di qualità al giornale, incrementandone notevolmente la diffusione: con le sue doti di organizzatore, ha creato un’efficientissima redazione in cui è stato maestro di giornalismo per una schiera di “giovanottini” che sotto la sua guida sono divenuti eccellenti professionisti. Scrittore competente e piacevole, ci ha lasciato pagine esemplari. Da dirigente del CONI ha difeso le ragioni dello sport, non solo in quanto pratica che migliora il corpo e lo spirito, ma soprattutto quale cultura dell’impegno e della lealtà. Con l’utopia delle Olimpiadi a Firenze è riuscito a ottenere per la sua città impianti sportivi di cui necessitava.
Questo libro, che lo ricorda a dieci anni dalla scomparsa, è il tributo di due amici e discepoli nella professione giornalistica, Raffaello Paloscia e Massimo Sandrelli, al suo fianco nella carta stampata e in televisione. A completare questo affettuoso e riconoscente ritratto per parole e immagini, le testimonianze di Paolo Ignesti, Fino Fini, Paolo Pepino, Sandro Picchi: e per dare infine ai lettori d’oggi l’opportunità di apprezzare la prosa di uno dei più grandi giornalisti italiani, alcuni fra i suoi scritti più significativi.

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In qualsiasi campo si sia cimentato, Giordano Goggioli – atleta, giornalista, scrittore, dirigente – ha lasciato il segno. Un segno indelebile e luminoso. Sei volte campione d’Italia della pallanuoto, tra il 1933 e il 1940, col Settebello della Rari Nantes Florentia, è stato a lungo il capitano della Nazionale azzurra. Giornalista di straordinario talento (celebri i suoi articoli sulle Olimpiadi), responsabile per trent’anni dei servizi sportivi del quotidiano «La Nazione», ha impresso un salto di qualità al giornale, incrementandone notevolmente la diffusione: con le sue doti di organizzatore, ha creato un’efficientissima redazione in cui è stato maestro di giornalismo per una schiera di “giovanottini” che sotto la sua guida sono divenuti eccellenti professionisti. Scrittore competente e piacevole, ci ha lasciato pagine esemplari. Da dirigente del CONI ha difeso le ragioni dello sport, non solo in quanto pratica che migliora il corpo e lo spirito, ma soprattutto quale cultura dell’impegno e della lealtà. Con l’utopia delle Olimpiadi a Firenze è riuscito a ottenere per la sua città impianti sportivi di cui necessitava.
Questo libro, che lo ricorda a dieci anni dalla scomparsa, è il tributo di due amici e discepoli nella professione giornalistica, Raffaello Paloscia e Massimo Sandrelli, al suo fianco nella carta stampata e in televisione. A completare questo affettuoso e riconoscente ritratto per parole e immagini, le testimonianze di Paolo Ignesti, Fino Fini, Paolo Pepino, Sandro Picchi: e per dare infine ai lettori d’oggi l’opportunità di apprezzare la prosa di uno dei più grandi giornalisti italiani, alcuni fra i suoi scritti più significativi.

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Polistampa, 2008

Pagine: 112

Caratteristiche: ill. col., br.

b/w & col ills, paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0517-1

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