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Vetro profumato

Forme modellate in vetro nell’opera di David Palterer

6,80 € 8,00
Qt

È analizzata l’opera dell’artista contemporaneo David Palterer da varie angolazioni, con l’aiuto di critici e storici dell’arte. Artista poliedrico, approdato a Firenze per i suoi studi, adottato dalla città, Palterer coltiva però ancora la sua natura nomade, lavorando in Europa e nel mondo con frequenti ritorni nella sua patria, Israele. Allievo di Adolfo Natalini, capofila del gruppo radical Superstudio, che negli anni Sessanta ha tentato una revisione “radicale” dell’architettura misurandosi anche con le arti visive e riscrivendo il concetto di “decorazione”, Palterer è presente con i suoi “oggetti” di vetro al Mac,n (Museo di Arte Contemporanea e del Novecento) di Monsummano Terme, Pistoia, dal 18 maggio al 2 giugno 2008. “Da sempre ho cercato di scoprire le ragioni della carica affatturante del vetro, ma poi… più mi avvicino al suo mondo ‘alchemico’ più mi sento coinvolto in un universo di magia…” Così si esprime l’artista su un materiale che lo affascina per la sua trasformazione violenta, veicolata da un’altissima temperatura, e che dà la possibilità di fermare un pensiero, un desiderio, un’intenzione. Ciò che sorprende in lui è il particolare rapporto con la materia, mai del tutto domata, ma accompagnata nella sua metamorfosi concepita come esperienza sapienziale. L’alchimia della trasformazione mira a tirar fuori ciò che l’artista ha dentro, in un rapporto complesso non solo con la materia ma anche con altri soggetti che entrano nella produzione, artigiani o tecnici, in una sorta di attività demiurgica complessa. L’arte di Palterer consente di affrontare temi decisivi per la contemporaneità: il ruolo dell’architettura e il suo rapporto con le arti visive; l’artista e il suo tempo; conservazione e rivoluzione a Firenze dagli anni sessanta ad oggi; arte e artigianato; arte e tecnica; arte e industria.

Testi di: Ornella Casazza, Silvia Ciappi, David Palterer

È analizzata l’opera dell’artista contemporaneo David Palterer da varie angolazioni, con l’aiuto di critici e storici dell’arte. Artista poliedrico, approdato a Firenze per i suoi studi, adottato dalla città, Palterer coltiva però ancora la sua natura nomade, lavorando in Europa e nel mondo con frequenti ritorni nella sua patria, Israele. Allievo di Adolfo Natalini, capofila del gruppo radical Superstudio, che negli anni Sessanta ha tentato una revisione “radicale” dell’architettura misurandosi anche con le arti visive e riscrivendo il concetto di “decorazione”, Palterer è presente con i suoi “oggetti” di vetro al Mac,n (Museo di Arte Contemporanea e del Novecento) di Monsummano Terme, Pistoia, dal 18 maggio al 2 giugno 2008. “Da sempre ho cercato di scoprire le ragioni della carica affatturante del vetro, ma poi… più mi avvicino al suo mondo ‘alchemico’ più mi sento coinvolto in un universo di magia…” Così si esprime l’artista su un materiale che lo affascina per la sua trasformazione violenta, veicolata da un’altissima temperatura, e che dà la possibilità di fermare un pensiero, un desiderio, un’intenzione. Ciò che sorprende in lui è il particolare rapporto con la materia, mai del tutto domata, ma accompagnata nella sua metamorfosi concepita come esperienza sapienziale. L’alchimia della trasformazione mira a tirar fuori ciò che l’artista ha dentro, in un rapporto complesso non solo con la materia ma anche con altri soggetti che entrano nella produzione, artigiani o tecnici, in una sorta di attività demiurgica complessa. L’arte di Palterer consente di affrontare temi decisivi per la contemporaneità: il ruolo dell’architettura e il suo rapporto con le arti visive; l’artista e il suo tempo; conservazione e rivoluzione a Firenze dagli anni sessanta ad oggi; arte e artigianato; arte e tecnica; arte e industria.

Testi di: Ornella Casazza, Silvia Ciappi, David Palterer

Polistampa, 2008

A cura di:

Pagine: 40

Caratteristiche: ill. col., br.

ill. col., br.

Formato: 21x27

ISBN: 978-88-596-0392-4

Collana:
Viaggi nella contemporaneità | Mac,n, 1

Settore:

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