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Archivio dell’Opera di S. Maria del Fiore di Firenze

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Il 2 ottobre 1331 la corporazione dell’Arte della lana ottenne la responsabilità assoluta della costruzione dell’Opera del Duomo, fino ad allora condivisa con altre quattro delle sette Arti maggiori (Calimala, Por Santa Maria, Cambio e Medici e Speziali). Questo provvedimento rappresenta uno snodo cruciale per la storia dell’Opera: viene introdotto un nuovo metodo di finanziamento dell’impresa, fondato sull’erogazione da parte del Comune di quote fisse di alcune delle sue entrate principali, rendendo indispensabile la produzione di una precisa documentazione scritta dei lavori effettuati. A partire dagli anni trenta del Quattrocento s’impone in maniera definitiva l’esigenza di conservare tutte le scritture contabili, dando vita al primo nucleo di quello che diverrà l’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Questo patrimonio archivistico, dal 1989 con sede in via della Canonica in un edificio che accorpa l’ex casa arcidiaconale con la torre dei Visdomini, risulta suddiviso in tre grandi sezioni: l’archivio storico propriamente detto, l’archivio dei battesimi e l’archivio musicale. Il primo raccoglie la documentazione prodotta dall’ente nel corso della sua lunga storia; il secondo è costituito da varie serie e da strumenti di corredo, per un totale di 1685 unità, tra le quali la più nota e consultata è quella dei registri dei battezzati nel Battistero fiorentino; l’archivio musicale è uno dei fondi più rinomati nel suo genere, con i libri liturgici e musicali che dal XIV al XX secolo sono stati utilizzati per la Messa e il servizio divino in Duomo e in Battistero.
Il 2 ottobre 1331 la corporazione dell’Arte della lana ottenne la responsabilità assoluta della costruzione dell’Opera del Duomo, fino ad allora condivisa con altre quattro delle sette Arti maggiori (Calimala, Por Santa Maria, Cambio e Medici e Speziali). Questo provvedimento rappresenta uno snodo cruciale per la storia dell’Opera: viene introdotto un nuovo metodo di finanziamento dell’impresa, fondato sull’erogazione da parte del Comune di quote fisse di alcune delle sue entrate principali, rendendo indispensabile la produzione di una precisa documentazione scritta dei lavori effettuati. A partire dagli anni trenta del Quattrocento s’impone in maniera definitiva l’esigenza di conservare tutte le scritture contabili, dando vita al primo nucleo di quello che diverrà l’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Questo patrimonio archivistico, dal 1989 con sede in via della Canonica in un edificio che accorpa l’ex casa arcidiaconale con la torre dei Visdomini, risulta suddiviso in tre grandi sezioni: l’archivio storico propriamente detto, l’archivio dei battesimi e l’archivio musicale. Il primo raccoglie la documentazione prodotta dall’ente nel corso della sua lunga storia; il secondo è costituito da varie serie e da strumenti di corredo, per un totale di 1685 unità, tra le quali la più nota e consultata è quella dei registri dei battezzati nel Battistero fiorentino; l’archivio musicale è uno dei fondi più rinomati nel suo genere, con i libri liturgici e musicali che dal XIV al XX secolo sono stati utilizzati per la Messa e il servizio divino in Duomo e in Battistero.

Polistampa, 2007

A cura di:

Pagine: 16

Caratteristiche: ill. col., punto met.

ill. col., punto met.

Formato: 14x21

ISBN:

Collana:
Quaderni di Archimeetings, 15

Settori: