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Per chi suona la Toscana

Storie curiose di campane e campanili

51 “vicende campanarie” toscane danno vita a uno dei più interessanti libri di Batini
2° migliaio di copie

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Partendo dalla famosa frase di Pier Capponi, “noi suoneremo le nostre campane”, Giorgio Batini propone un appassionante excursus sulla storia dei campanili e dei bronzi della Toscana.
Tra i numerosi racconti citiamo quello sul bronzo inviato al confino con un vero e proprio decreto (la “Piagnona” del Savonarola), quello della “Smarrita” che indicava la via giusta ai pellegrini sulla via Francigena, quello della “Martinella” che i senesi conquistarono ai fiorentini nella battaglia di Montaperti e non resero più alla città nemica. Batini ci racconta anche di come nel 1148 le campane di tutte le chiese fiorentine smisero di far sentire i loro rintocchi, a causa di un interdetto lanciato da papa Eugenio III contro Firenze, colpevole di aver distrutto il castello di un feudatario che era andato in Terrasanta per partecipare alla seconda crociata indetta dallo stesso pontefice. Le chiese fiorentine restarono chiuse ai fedeli e le campane restarono mute per ben cinque anni, fino al 1153 quando l’interdetto fu tolto da Anastasio IV. Curioso anche l’episodio che nel 1307 vide protagonisti i monaci benedettini della Badia Fiorentina: anziché suonare i loro bronzi per le ore canoniche, li suonarono a martello contro le tasse imposte loro dal Comune, il quale reagì facendo abbattere il loro campanile.
La straordinaria raccolta di storie e aneddoti messa insieme dall’autore tramite le ricerche da lui condotte sulle campane delle chiese e delle torri civiche della Toscana, aggiunge ancora una “tessera” al grande mosaico della Toscana che si deve alla colta e piacevole penna di Giorgio Batini.

I edizione: settembre 2007
I ristampa: aprile 2008

Formato PDF


Partendo dalla famosa frase di Pier Capponi, “noi suoneremo le nostre campane”, Giorgio Batini propone un appassionante excursus sulla storia dei campanili e dei bronzi della Toscana.
Tra i numerosi racconti citiamo quello sul bronzo inviato al confino con un vero e proprio decreto (la “Piagnona” del Savonarola), quello della “Smarrita” che indicava la via giusta ai pellegrini sulla via Francigena, quello della “Martinella” che i senesi conquistarono ai fiorentini nella battaglia di Montaperti e non resero più alla città nemica. Batini ci racconta anche di come nel 1148 le campane di tutte le chiese fiorentine smisero di far sentire i loro rintocchi, a causa di un interdetto lanciato da papa Eugenio III contro Firenze, colpevole di aver distrutto il castello di un feudatario che era andato in Terrasanta per partecipare alla seconda crociata indetta dallo stesso pontefice. Le chiese fiorentine restarono chiuse ai fedeli e le campane restarono mute per ben cinque anni, fino al 1153 quando l’interdetto fu tolto da Anastasio IV. Curioso anche l’episodio che nel 1307 vide protagonisti i monaci benedettini della Badia Fiorentina: anziché suonare i loro bronzi per le ore canoniche, li suonarono a martello contro le tasse imposte loro dal Comune, il quale reagì facendo abbattere il loro campanile.
La straordinaria raccolta di storie e aneddoti messa insieme dall’autore tramite le ricerche da lui condotte sulle campane delle chiese e delle torri civiche della Toscana, aggiunge ancora una “tessera” al grande mosaico della Toscana che si deve alla colta e piacevole penna di Giorgio Batini.

I edizione: settembre 2007
I ristampa: aprile 2008

Formato PDF


Polistampa, 2007

Pagine: 272

Caratteristiche: ill. b/n, br.

b/w ills, paperback

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-0245-3

Collana:
La storia raccontata, 19

Settori:

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