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Rinascimento in Valdarno

Una mostra per cinque maestri. Giotto, Masaccio, Beato Angelico, Andrea della Robbia, Domenico Ghirlandaio

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Il catalogo si inscrive in un ampio progetto volto alla valorizzazione e alla riscoperta dei ‘piccoli grandi musei’ diffusi sul territorio toscano. Dopo il Chianti e la Valdelsa l’area prescelta è quella del Valdarno, fiorentino e aretino, di cui vengono approfonditi i musei di Vallombrosa, Cascia di Reggello, Figline, San Giovanni e Montevarchi. L’area è caratterizzata da un importante sistema viario, ben compreso e sfruttato fin dagli etruschi e dai romani, prima che dai fiorentini. Questa caratteristica così favorevole ai commerci e ai pellegrinaggi, unitamente alle attività stanziali pure avanzate, ha determinato lo sviluppo e la prosperità della zona, anche dal punto di vista culturale. In Valdarno la crescita del patrimonio artistico in senso lato era iniziata con gli edifici ecclesiastici (chiese, monasteri, abbazie, oratori) e di conseguenza anche i manufatti di maggiore valenza artistica provenivano dall’ambito religioso (pale d’altare, sculture, oreficerie, paramenti). Gli autori di questi tesori sono grandi maestri: troviamo il Ghirlandaio al Museo di Vallombrosa, Masaccio a Cascia, Giotto a Figline, il Beato Angelico a San Giovanni Valdarno, Luca e Andrea della Robbia a Montevarchi. Opere di tale levatura smentiscono quel radicato pregiudizio secondo cui il patrimonio artistico presente ‘in periferia’ sarebbe di livello inferiore a quello esistente nel ‘centro’.

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The catalog is part of a larger project that aims at rediscovering the “little big museums” of Tuscany. After Val d’Elsa and Chianti, the chosen area is that of Valdarno, Florence and Arezzo, with the museums of Vallombrosa, Cascia di Reggello, Figline, Montevarchi and San Giovanni. This area is characterized by a major road system used since the times of the Etruscans and Romans, a system that favored trades and pilgrimages and therefore the development of culture and exchanges. In Valdarno the growth of the artistic heritage in the broadest sense began with ecclesiastical buildings (churches, monasteries, abbeys, oratories) and consequently also the artifacts of greater value came from religious settings (altarpieces, sculptures, jewelery, vestments). The authors of these treasures are great masters: we find Ghirlandaio in the Museum of Vallombrosa, Masaccio in that of Cascia, Giotto in Figline, Fra Angelico in San Giovanni Valdarno, Luca and Andrea della Robbia in Montevarchi. Such works prove wrong the deep-rooted prejudice against the artistic heritage of places that seem far from the “center”.

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Polistampa, 2007

A cura di:

Pagine: 232

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 24x26

ISBN: 978-88-596-0220-0

Collana:
Piccoli, Grandi Musei,

Settore: