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La mirabile storia di Saverio Fanàl

Il cospiratore

“Attento Lisander, il tempo delle cose senza nome è già qui… I popoli della terra hanno diritto a un racconto nuovo”

13,18 € 15,50
Qt

Ecco perché Saverio Fanàl, immaginando il diario di Domenico Zipoli, sfida Manzoni a indire una tenzone sul raccontare tra i novellieri più famosi, e cospira a suo modo rispetto ai compagni cospiratori risorgimentali. Ambientato tra Lesa sul lago Maggiore, dove Manzoni trascorre le estati, e Milano stretta nella repressione austriaca del 1852 e 1853, il romanzo ha il suo vero protagonista nell’organista e compositore pratese Domenico Zipoli, il musico randagio morto il 2 gennaio 1726 nella reduccione gesuitica di Santa Catalina di Cordóba in Argentina. La trama annoda la fantastica biografia degli ultimi anni di Zipoli con la battaglia risorgimentale, mettendo in giuoco in entrambi i versanti storici i fondamenti della provvidenza e della musica viste come facce della stessa medaglia, fino a risalire ai materiali della vocalità animale, che sono le sorgenti della musica stessa e dalle quali Zipoli e Fanàl auspicano l’affrancamento. Così come la cultura occidentale deve sottrarsi al mito di Orfeo e Euridice scoprendo nella loro tragedia l’ancestrale separazione di un androgino originario. Ma nemico e alleato nel raccontare il diario infinito di Zipoli e la mirabile storia dell’allucinato Saverio, è Korupira, il demone degli indios Guaranì, signore degli inganni e dei boschi che tutto sconvolge e azzera, a Santa Catalina, a Milano e a Lesa…

Ecco perché Saverio Fanàl, immaginando il diario di Domenico Zipoli, sfida Manzoni a indire una tenzone sul raccontare tra i novellieri più famosi, e cospira a suo modo rispetto ai compagni cospiratori risorgimentali. Ambientato tra Lesa sul lago Maggiore, dove Manzoni trascorre le estati, e Milano stretta nella repressione austriaca del 1852 e 1853, il romanzo ha il suo vero protagonista nell’organista e compositore pratese Domenico Zipoli, il musico randagio morto il 2 gennaio 1726 nella reduccione gesuitica di Santa Catalina di Cordóba in Argentina. La trama annoda la fantastica biografia degli ultimi anni di Zipoli con la battaglia risorgimentale, mettendo in giuoco in entrambi i versanti storici i fondamenti della provvidenza e della musica viste come facce della stessa medaglia, fino a risalire ai materiali della vocalità animale, che sono le sorgenti della musica stessa e dalle quali Zipoli e Fanàl auspicano l’affrancamento. Così come la cultura occidentale deve sottrarsi al mito di Orfeo e Euridice scoprendo nella loro tragedia l’ancestrale separazione di un androgino originario. Ma nemico e alleato nel raccontare il diario infinito di Zipoli e la mirabile storia dell’allucinato Saverio, è Korupira, il demone degli indios Guaranì, signore degli inganni e dei boschi che tutto sconvolge e azzera, a Santa Catalina, a Milano e a Lesa…

Polistampa, 2007

Pagine: 240

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 12x20

ISBN: 978-88-596-0167-8

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