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L’Archivio della Comunità ebraica di Firenze

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In via Luigi Carlo Farini, a pochi metri dal ricco cancello che dà accesso al giardino antistante al Tempio ebraico, vi è un piccolo ingresso da cui si entra nel moderno edificio sede dei vari uffici della Comunità ebraica fiorentina. Qui si trovano anche la biblioteca e la stanza dell’archivio, dove sono stipati i documenti relativi a tre secoli di attività, alcuni risalenti anche al XVII secolo. L’afflusso dei visitatori è non moltissimo ma costante perché oltre gli studiosi di storia ebraica tante sono le persone che si rivolgono all’archivio alla ricerca dei propri antenati. Anche se la documentazione a carattere anagrafico è quasi completamente assente, spesso tramite altri atti di tipo amministrativo è possibile trovare elementi utili per tale tipo di indagini. A seguito delle leggi razziali del ’38 infatti vi è stato un grande esodo di ebrei fiorentini verso tutte le parti del mondo, in particolare nelle Americhe e in Israele, e ora i nipoti e i bisnipoti tornano qui a cercare le loro radici.
Risulta comunque evidente che la ricchezza qualitativa e quantitativa dei documenti conservati nell’archivio (con i suoi oltre cento registri e circa seicento buste, i suoi otto nuclei principali: Amministrazione, Opere pie, Confraternite, Archivio storico, Gestione comunità, Immobili, Cimitero, Tempio) rende possibile aprire numerosi campi di indagine per ricostruire, attraverso le vicende dell’Ente e delle istituzioni di beneficenza, la storia della presenza ebraica a Firenze e in Toscana.

In via Luigi Carlo Farini, a pochi metri dal ricco cancello che dà accesso al giardino antistante al Tempio ebraico, vi è un piccolo ingresso da cui si entra nel moderno edificio sede dei vari uffici della Comunità ebraica fiorentina. Qui si trovano anche la biblioteca e la stanza dell’archivio, dove sono stipati i documenti relativi a tre secoli di attività, alcuni risalenti anche al XVII secolo. L’afflusso dei visitatori è non moltissimo ma costante perché oltre gli studiosi di storia ebraica tante sono le persone che si rivolgono all’archivio alla ricerca dei propri antenati. Anche se la documentazione a carattere anagrafico è quasi completamente assente, spesso tramite altri atti di tipo amministrativo è possibile trovare elementi utili per tale tipo di indagini. A seguito delle leggi razziali del ’38 infatti vi è stato un grande esodo di ebrei fiorentini verso tutte le parti del mondo, in particolare nelle Americhe e in Israele, e ora i nipoti e i bisnipoti tornano qui a cercare le loro radici.
Risulta comunque evidente che la ricchezza qualitativa e quantitativa dei documenti conservati nell’archivio (con i suoi oltre cento registri e circa seicento buste, i suoi otto nuclei principali: Amministrazione, Opere pie, Confraternite, Archivio storico, Gestione comunità, Immobili, Cimitero, Tempio) rende possibile aprire numerosi campi di indagine per ricostruire, attraverso le vicende dell’Ente e delle istituzioni di beneficenza, la storia della presenza ebraica a Firenze e in Toscana.

Polistampa, 2006

A cura di:

Pagine: 16

Caratteristiche: ill. col., punto met.

ill. col., punto met.

Formato: 14x21

ISBN:

Collana:
Quaderni di Archimeetings, 11

Settori: