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Donne della ‘Belle époque’

8,50 € 10,00
Qt

Ritratti di indimenticate protagoniste della Belle époque: da Ida Rubinstein a Isadora Duncan, da Anna Kuliscioff a Francesca Bertini, Maria Melato, Wanda Capodaglio, Lina Cavalieri.

Ultima opera di Luigi Maria Personè, Donne della ‘Belle époque’ è stata pubblicata nel gennaio del 2004, pochi giorni prima della morte dell’autore.
Scrittore e giornalista tra i protagonisti della scena culturale fiorentina del Novecento, ha lasciato ampia testimonianza, nelle opere, dei suoi incontri con i grandi personaggi del secolo scorso (Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Eleonora Duse, Benito Mussolini, Franz Kafka, Ugo Ojetti, Giuseppe Prezzolini).

Scrive Personè: “La Belle époque dura, nella sua effettiva sostanza, una cinquantina, o poco più, di anni, a esser larghi. Significa che le sue caratteristiche hanno una data oltre la quale si estinguono. Sono genuine, sì, come tutto ciò che appartiene alla storia, ma minori. In che consistono, a dirla breve? A suscitare prima fascino, poi nostalgìa. Fascino per che cosa? Per un certo tipo di vita che, per comodità, noi definiamo ‘sollazzevole’, o, se non ci si vuole spingere a tanto, ‘sereno, estraneo a forti scosse, anche a forti passioni’. Come? Non ci furono forti passioni durante la Belle époque? Sì che ne furono: ma si consumavano nell’ombra.
Lasciamo i mezzi termini e richiamiamoci alla vera realtà. Sta nella finzione, nell’eufemismo di ipocrisia. La finzione è la chiave di volta della Belle époque, il dato essenziale della sua fortuna. Vivere nell’ipocrisia. Ma si può vivere nell’ipocrisia? A lungo, no; per un breve tempo, sì. E in quel breve tempo si è felici”.


Con un saggio di Cristina Giorgetti.

Ritratti di indimenticate protagoniste della Belle époque: da Ida Rubinstein a Isadora Duncan, da Anna Kuliscioff a Francesca Bertini, Maria Melato, Wanda Capodaglio, Lina Cavalieri.

Ultima opera di Luigi Maria Personè, Donne della ‘Belle époque’ è stata pubblicata nel gennaio del 2004, pochi giorni prima della morte dell’autore.
Scrittore e giornalista tra i protagonisti della scena culturale fiorentina del Novecento, ha lasciato ampia testimonianza, nelle opere, dei suoi incontri con i grandi personaggi del secolo scorso (Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Eleonora Duse, Benito Mussolini, Franz Kafka, Ugo Ojetti, Giuseppe Prezzolini).

Scrive Personè: “La Belle époque dura, nella sua effettiva sostanza, una cinquantina, o poco più, di anni, a esser larghi. Significa che le sue caratteristiche hanno una data oltre la quale si estinguono. Sono genuine, sì, come tutto ciò che appartiene alla storia, ma minori. In che consistono, a dirla breve? A suscitare prima fascino, poi nostalgìa. Fascino per che cosa? Per un certo tipo di vita che, per comodità, noi definiamo ‘sollazzevole’, o, se non ci si vuole spingere a tanto, ‘sereno, estraneo a forti scosse, anche a forti passioni’. Come? Non ci furono forti passioni durante la Belle époque? Sì che ne furono: ma si consumavano nell’ombra.
Lasciamo i mezzi termini e richiamiamoci alla vera realtà. Sta nella finzione, nell’eufemismo di ipocrisia. La finzione è la chiave di volta della Belle époque, il dato essenziale della sua fortuna. Vivere nell’ipocrisia. Ma si può vivere nell’ipocrisia? A lungo, no; per un breve tempo, sì. E in quel breve tempo si è felici”.


Con un saggio di Cristina Giorgetti.

Polistampa, 2004

A cura di:

Pagine: 104

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-8304-683-4

Settori: