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Quaderno

Peste, guerra e carestia nell’Italia del Seicento

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Il diario di Giovanni Baldinucci, padre di Filippo, il famoso storico dell’arte barocco, è una scoperta recente. Questo testo offre una straordinaria testimonianza degli avvenimenti della prima metà del ’600 visti dagli occhi di un mercante fiorentino.
Nel suo resoconto di 65 anni di storia fiorentina, Baldinucci include episodi importanti sia dal punto di vista personale sia da quello sociale, economico, politico e religioso. Descrive la realtà del suo tempo a vantaggio dei suoi discendenti, desideroso di trasmettere il ricordo delle grandiose cerimone pubbliche volute dai Medici e degli edificanti sermoni di predicatori che aveva avuto modo di ascoltare nelle chiese fiorentine.
La parte del diario in cui la narrazione si fa più immediata ed eloquente è quella nella quale Baldinucci descrive gli eventi legati alla peste bubbonica, che seminò morte e terrore a Firenze a partire dall’anno 1630. Da cento anni la città non era vittima di un’epidemia così terribile e le conseguenze furono devastanti. Il governo mediceo utilizzò tutte le sue risorse scientifiche e spirituali per cercare di evitare che il disastro uscisse dall’ambito epidemiologico e si diffondesse alla vita sociale e politica, il popolo fiorentino non fu da meno.

Note di Barbara Marti Dooley.

Formato PDF

Il diario di Giovanni Baldinucci, padre di Filippo, il famoso storico dell’arte barocco, è una scoperta recente. Questo testo offre una straordinaria testimonianza degli avvenimenti della prima metà del ’600 visti dagli occhi di un mercante fiorentino.
Nel suo resoconto di 65 anni di storia fiorentina, Baldinucci include episodi importanti sia dal punto di vista personale sia da quello sociale, economico, politico e religioso. Descrive la realtà del suo tempo a vantaggio dei suoi discendenti, desideroso di trasmettere il ricordo delle grandiose cerimone pubbliche volute dai Medici e degli edificanti sermoni di predicatori che aveva avuto modo di ascoltare nelle chiese fiorentine.
La parte del diario in cui la narrazione si fa più immediata ed eloquente è quella nella quale Baldinucci descrive gli eventi legati alla peste bubbonica, che seminò morte e terrore a Firenze a partire dall’anno 1630. Da cento anni la città non era vittima di un’epidemia così terribile e le conseguenze furono devastanti. Il governo mediceo utilizzò tutte le sue risorse scientifiche e spirituali per cercare di evitare che il disastro uscisse dall’ambito epidemiologico e si diffondesse alla vita sociale e politica, il popolo fiorentino non fu da meno.

Note di Barbara Marti Dooley.

Formato PDF

Polistampa, 2001

A cura di:

Pagine: 132

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 14x21

ISBN: 978-88-8304-289-8

Collana:
Biblioteca di Medicina & Storia, 1

Settori: