chiudi
preview libro

Central Park e dintorni

7,91 € 9,30
Qt

La poesia di Gianfranco Michelini si svolge sotto la tutela di un’ossessionante, onnipervasiva figura femminile. Le donne che abitano la sua poesia rimandano a un duplice aspetto: donna come grande madre che accoglie, protegge, e al contempo essere misterioso, impenetrabile e, per certi versi, ineffabile. Il tentativo di Michelini sta nel dare un nome, un volto e un significato a tutte le donne che hanno incrociato il suo cammino.

“La misura, la forma che meglio si confà al poetico immaginare di Michelini è quella del frammento, appunto, l’espressione di un barlume di paesaggio (belli, in particolare, quelli nordici della sezione Aino), d’una fugace apparizione, d’una musica o d’un odore rimasti nell’aria, come un remoto memento d’altre età. Inutile sottolineare la matrice fortemente autobiografica di questa poesia, della quale potremo a buon diritto parlare d’una sorta di moderno crepuscolarismo: l’abbandono al ricordo, alla nostalgia, al rimpianto, vi sono elementi primari, laddove il verso altro scopo non ha se non quello di far rivivere per un estremo istante un passato altrimenti perduto” (Dalla postfazione di Idolina Landolfi).

La poesia di Gianfranco Michelini si svolge sotto la tutela di un’ossessionante, onnipervasiva figura femminile. Le donne che abitano la sua poesia rimandano a un duplice aspetto: donna come grande madre che accoglie, protegge, e al contempo essere misterioso, impenetrabile e, per certi versi, ineffabile. Il tentativo di Michelini sta nel dare un nome, un volto e un significato a tutte le donne che hanno incrociato il suo cammino.

“La misura, la forma che meglio si confà al poetico immaginare di Michelini è quella del frammento, appunto, l’espressione di un barlume di paesaggio (belli, in particolare, quelli nordici della sezione Aino), d’una fugace apparizione, d’una musica o d’un odore rimasti nell’aria, come un remoto memento d’altre età. Inutile sottolineare la matrice fortemente autobiografica di questa poesia, della quale potremo a buon diritto parlare d’una sorta di moderno crepuscolarismo: l’abbandono al ricordo, alla nostalgia, al rimpianto, vi sono elementi primari, laddove il verso altro scopo non ha se non quello di far rivivere per un estremo istante un passato altrimenti perduto” (Dalla postfazione di Idolina Landolfi).

Polistampa, 1999

Pagine: 136

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-8304-055-9

Settore: