Dalla Prefazione di Michele Arcangelo Firinu: “Il primo gioco è il Prologo che ha per tema il suo stesso significato con l’invenzione delle citazioni di Ermenegildo Ibarra Amoreno: nome che appare inverosimile, immediatamente, al controllore ortografico del mio programma di scrittura... L’erudita invenzione di libri inesistenti si coniuga con la scelta di una geometria poliedrica e con una commistione dei generi: letteratura di viaggio, saggistica antropologica, racconto d’avventura, letteratura fantastica... Gli undici racconti sono legati tra loro come perle rare di un collier destinato a una regina fatale; i loro archetipi, come in Borges, non hanno bisogno di orpelli, carichi come sono, di energia propria... In Barbagli non c’è mai insistenza e compiacimento, come nella letteratura cannibale, per il sangue e per la violenza; semmai naturalezza che fa prevalere la letterature. Noi lettori ne approfittiamo, accareziamo le righe...”
Dalla Prefazione di Michele Arcangelo Firinu: “Il primo gioco è il Prologo che ha per tema il suo stesso significato con l’invenzione delle citazioni di Ermenegildo Ibarra Amoreno: nome che appare inverosimile, immediatamente, al controllore ortografico del mio programma di scrittura... L’erudita invenzione di libri inesistenti si coniuga con la scelta di una geometria poliedrica e con una commistione dei generi: letteratura di viaggio, saggistica antropologica, racconto d’avventura, letteratura fantastica... Gli undici racconti sono legati tra loro come perle rare di un collier destinato a una regina fatale; i loro archetipi, come in Borges, non hanno bisogno di orpelli, carichi come sono, di energia propria... In Barbagli non c’è mai insistenza e compiacimento, come nella letteratura cannibale, per il sangue e per la violenza; semmai naturalezza che fa prevalere la letterature. Noi lettori ne approfittiamo, accareziamo le righe...”
Polistampa, 1998
Pagine: 96
Caratteristiche: br.
Formato: 11X16,5
ISBN: 978-88-85977-92-1
Settore: