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Bruno Rosai

Bruno Rosai

Bruno Rosai nasce a Firenze il 18 giugno 1912. Rivela una precocissima vocazione pittorica: già nel 1925 frequenta i corsi di Nudo dell’Accademia di Belle Arti ed esegue i suoi primi dipinti. Nel 1927 si iscrive all’Istituto d’Arte di Porta Romana. La sua prima formazione avviene a contatto con lo zio Ottone che lo introduce nell’ambiente artistico culturale fiorentino dove frequenta Ardengo Soffici, Achille Lega, Mino Maccari e anche Berto Ricci, Dino Garrone, Edoardo Persico e altri. Così nel 1929 partecipa, accanto a Carrà, de Chirico, Morandi a una collettiva della Bottega del Selvaggio e alla Mostra Regionale d’Arte Toscana. Mentre nell’unico numero de «Il Rosai»(1930) pubblica solo disegni, su «L’Universale»fondato nel 1931 con Berto Ricci appaiono i suoi primi scritti. Prende poi le distanze dai modi stilistici rosaiani mantenendo con Ottone un rapporto complesso. Si iscrive al Magistero del Disegno e studia matematica e geometria. Nel 1939, ottenuto il diploma di Decorazione pittorica, organizza la sua prima personale al Lyceum. Nel 1941 viene nominato titolare della cattedra di Pittura decorativa presso l’Istituto d’Arte di Lucca, però viene richiamato subito alle armi quale disegnatore presso l’Istituto Geografico Militare. Dopo gli anni di guerra che vedono quasi interrotta la sua attività artistica, insegna all’Istituto d’Arte di Lucca e riprende a esporre nel 1947 con una mostra all’Aeroclub di Firenze. È presente in mostre e premi nazionali. Nel 1960, in occasione di una rassegna d’arte italiana negli Stati Uniti, una sua opera viene donata al presidente Dwight Eisenhower. In questo periodo insegna a Firenze, titolare di Figura disegnata nel liceo artistico prima, e poi ottenendo le cattedre straordinarie di Scuola del paesaggio e Tecnologia della pittura all’Accademia di Belle Arti. Scompare il 24 dicembre 1986.

Bruno Rosai nasce a Firenze il 18 giugno 1912. Rivela una precocissima vocazione pittorica: già nel 1925 frequenta i corsi di Nudo dell’Accademia di Belle Arti ed esegue i suoi primi dipinti. Nel 1927 si iscrive all’Istituto d’Arte di Porta Romana. La sua prima formazione avviene a contatto con lo zio Ottone che lo introduce nell’ambiente artistico culturale fiorentino dove frequenta Ardengo Soffici, Achille Lega, Mino Maccari e anche Berto Ricci, Dino Garrone, Edoardo Persico e altri. Così nel 1929 partecipa, accanto a Carrà, de Chirico, Morandi a una collettiva della Bottega del Selvaggio e alla Mostra Regionale d’Arte Toscana. Mentre nell’unico numero de «Il Rosai»(1930) pubblica solo disegni, su «L’Universale»fondato nel 1931 con Berto Ricci appaiono i suoi primi scritti. Prende poi le distanze dai modi stilistici rosaiani mantenendo con Ottone un rapporto complesso. Si iscrive al Magistero del Disegno e studia matematica e geometria. Nel 1939, ottenuto il diploma di Decorazione pittorica, organizza la sua prima personale al Lyceum. Nel 1941 viene nominato titolare della cattedra di Pittura decorativa presso l’Istituto d’Arte di Lucca, però viene richiamato subito alle armi quale disegnatore presso l’Istituto Geografico Militare. Dopo gli anni di guerra che vedono quasi interrotta la sua attività artistica, insegna all’Istituto d’Arte di Lucca e riprende a esporre nel 1947 con una mostra all’Aeroclub di Firenze. È presente in mostre e premi nazionali. Nel 1960, in occasione di una rassegna d’arte italiana negli Stati Uniti, una sua opera viene donata al presidente Dwight Eisenhower. In questo periodo insegna a Firenze, titolare di Figura disegnata nel liceo artistico prima, e poi ottenendo le cattedre straordinarie di Scuola del paesaggio e Tecnologia della pittura all’Accademia di Belle Arti. Scompare il 24 dicembre 1986.

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