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Carla Rigato

Carla Rigato

Carla Rigato riceve un’educazione artistica forgiata dagli insegnamenti della pittrice Dolores Grigolon e dal professore di estetica Richard Demel. Dai primi anni Duemila frequenta annualmente la Summer Academy of Fine Arts di Salisburgo, fondata da Oskar Kokoschka, nei corsi specifici condotti da Jacobo Borges, Michael Morgner, Zhou Brothers, Mohamed Abla, Peter Casagrande, Gerhard Almbauer e Hubert Scheibl. Tali studi si fondono con uno spiccato interesse per le correnti artistiche del Novecento, quali l’Espressionismo e l’Astrattismo. La sua ricerca pittorica si lancia da queste basi alla conquista di un linguaggio nuovo, moderno, musicale, flessibile, contrassegnato da note coloristiche inconfondibili che ne stimolano una lettura emozionante. Anche quando il linguaggio figurativo riappare è pur sempre trasfigurato dal colore, dalla libertà della pennellata, dall’intensità dell’emozione, dalla poetica dell’interiorità. Invitata da Vittorio Sgarbi, partecipa alla 54ª Biennale di Venezia ed è presente anche nel Padiglione Tibet parallelo alla successiva. Nel 2015 è stata tra gli artisti selezionati all’Expo Milano e nel 2017 è presente all’Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma, alla Biennale della Scultura di Piazzola sul Brenta (Padova), alla 57ª Biennale di Venezia, Padiglione Tibet.

Carla Rigato riceve un’educazione artistica forgiata dagli insegnamenti della pittrice Dolores Grigolon e dal professore di estetica Richard Demel. Dai primi anni Duemila frequenta annualmente la Summer Academy of Fine Arts di Salisburgo, fondata da Oskar Kokoschka, nei corsi specifici condotti da Jacobo Borges, Michael Morgner, Zhou Brothers, Mohamed Abla, Peter Casagrande, Gerhard Almbauer e Hubert Scheibl. Tali studi si fondono con uno spiccato interesse per le correnti artistiche del Novecento, quali l’Espressionismo e l’Astrattismo. La sua ricerca pittorica si lancia da queste basi alla conquista di un linguaggio nuovo, moderno, musicale, flessibile, contrassegnato da note coloristiche inconfondibili che ne stimolano una lettura emozionante. Anche quando il linguaggio figurativo riappare è pur sempre trasfigurato dal colore, dalla libertà della pennellata, dall’intensità dell’emozione, dalla poetica dell’interiorità. Invitata da Vittorio Sgarbi, partecipa alla 54ª Biennale di Venezia ed è presente anche nel Padiglione Tibet parallelo alla successiva. Nel 2015 è stata tra gli artisti selezionati all’Expo Milano e nel 2017 è presente all’Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma, alla Biennale della Scultura di Piazzola sul Brenta (Padova), alla 57ª Biennale di Venezia, Padiglione Tibet.

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