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Gino Severini

Gino Severini

Gino Severini (Cortona, 7 aprile 1883 - Parigi, 26 febbraio 1966). È stato un pittore che ha saputo unire scienza ed arte, rigore costruttivo e fantasia raggiungendo la sua massima espressività quando, tra il 1910 ed il 1915, ha innestato i valori dinamici del futurismo su quelli costruttivi del cubismo. A Roma Giacomo Balla lo avvia alla pittura divisionista che approfondisce a Parigi a partire dal 1906. A contatto con Pablo Picasso e Georges Braque, Juan Gris e Guillaume Apollinaire, partecipa al nascere e allo svilupparsi del cubismo. Firmatario nel 1910 del manifesto della pittura futurista, sollecita Umberto Boccioni e Carlo Carrà a raggiungerlo a Parigi dove, nel 1912, organizza la prima mostra dei futuristi. Frequentatore di cabaret, Severini rappresenta quel mondo notturno di luci e danze in capolavori. Giunge a una visione caleidoscopica in cui spazio e tempo, presente e passato, insieme e particolare si fondono in una festa di luci e colori. Dal 1924 al 1934, anche a seguito di una crisi religiosa, si dedica all’arte sacra in grandi affreschi e mosaici soprattutto per chiese svizzere. Nel secondo dopoguerra, riscrivendo in chiave di decorativismo astratto le proprie opere futuriste, ritrova la vena più felice. Muore a Parigi nel 1966.

Gino Severini was an Italian painter who was born on April 7, 1883, in Cortona (Tuscany). He reached his maximum expressiveness when he moved eighteen in Rome. Here Giacomo Balla started him in the Divisionist painting. Next, he became among the signatories in 1909 of the Manifesto of Futurism written by Filippo Tommaso Marinetti. In Paris, he also took part in the birth and development of Cubism. Theo van Doesburg defined the style of Severini psychic cubism. He died in Paris in 1966.

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