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Giuseppe Vedovato

Giuseppe Vedovato

Vedovato nasce a Greci in provincia di Avellino il 13 marzo 1912. Laureato alla “Cesare Alfieri” di Firenze, inizia la sua carriera universitaria come docente di Diritto Internazionale e Storia dei trattati e politica internazionale nelle Università di Firenze, Bologna, L’Aja, Perugia, “La Sapienza” di Roma. Dapprima consigliere provinciale per la DC, è poi parlamentare per 5 legislature dal 1953 al 1976. Membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che presiede dal 1972 al 1975, partecipa a numerose missioni all’estero e all’attività di vari organismi internazionali (NATO, UEO,UNESCO, FAO, BIT). Instancabile promotore di iniziative diplomatiche e culturali, dirige per sessant’anni la «Rivista di studi politici internazionali» e fonda la Bibliothèque Vedovato al Palais de l’Europe di Strasburgo, poi trasferita a Roma nella Pontificia Università Gregoriana. Il suo primo impegno per Firenze è per il mantenimento e la riorganizzazione dell’Istituto “Cesare Alfieri” ma, durante l’ultimo conflitto bellico, viene anche coinvolto dal cardinale Elia Dalla Costa negli sforzi diplomatici per “Firenze città aperta”, portati avanti per evitare scontri all’interno della città e danni al patrimonio artistico. Si impegna anche per l’Istituto Agronomico, per l’Università, per la Soprintendenza alle Belle Arti e per la Biblioteca Nazionale. Il Governo italiano lo incarica di preparare l’impianto dell’Istituto Universitario Europeo nel capoluogo toscano. Amico di Giorgio La Pira, sostiene con lui numerose battaglie per la rinascita della città e per la soluzione dei tanti problemi legati al lavoro. Si spegne alla soglia dei 100 anni, il 18 gennaio 2012 a Roma.

Vedovato nasce a Greci in provincia di Avellino il 13 marzo 1912. Laureato alla “Cesare Alfieri” di Firenze, inizia la sua carriera universitaria come docente di Diritto Internazionale e Storia dei trattati e politica internazionale nelle Università di Firenze, Bologna, L’Aja, Perugia, “La Sapienza” di Roma. Dapprima consigliere provinciale per la DC, è poi parlamentare per 5 legislature dal 1953 al 1976. Membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che presiede dal 1972 al 1975, partecipa a numerose missioni all’estero e all’attività di vari organismi internazionali (NATO, UEO,UNESCO, FAO, BIT). Instancabile promotore di iniziative diplomatiche e culturali, dirige per sessant’anni la «Rivista di studi politici internazionali» e fonda la Bibliothèque Vedovato al Palais de l’Europe di Strasburgo, poi trasferita a Roma nella Pontificia Università Gregoriana. Il suo primo impegno per Firenze è per il mantenimento e la riorganizzazione dell’Istituto “Cesare Alfieri” ma, durante l’ultimo conflitto bellico, viene anche coinvolto dal cardinale Elia Dalla Costa negli sforzi diplomatici per “Firenze città aperta”, portati avanti per evitare scontri all’interno della città e danni al patrimonio artistico. Si impegna anche per l’Istituto Agronomico, per l’Università, per la Soprintendenza alle Belle Arti e per la Biblioteca Nazionale. Il Governo italiano lo incarica di preparare l’impianto dell’Istituto Universitario Europeo nel capoluogo toscano. Amico di Giorgio La Pira, sostiene con lui numerose battaglie per la rinascita della città e per la soluzione dei tanti problemi legati al lavoro. Si spegne alla soglia dei 100 anni, il 18 gennaio 2012 a Roma.

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