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Stefania Gitto

Stefania Gitto

Stefania Gitto, dopo gli studi musicali presso i Conservatori di La Spezia e di Firenze, si è formata presso l’Università di Siena, laureandosi nel 2000 in Lettere e Filosofia con tesi magistrale in Filologia musicale e successivamente alla facoltà di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. Nel frattempo si è specializzata in biblioteconomia con il master di II livello in Libro antico e gestione di raccolte storiche, approfondendo poi la biblioteconomia musicale. Il percorso professionale l’ha portata a impegnarsi in progetti di catalogazione di raccolte musicali, nel censimento dei fondi musicali conservati in Toscana e nella docenza sulla catalogazione delle risorse di musica notata.
Come studiosa, si è interessata alla produzione musicale nel Sette e Ottocento, con particolare attenzione alle collezioni toscane e all’attività musicale degli Asburgo Lorena. Ha pubblicato per le Fonti Musicali Italiane la storia del Fondo Pitti, ha curato per la Hollitzer l’edizione facsimilare di un autografo di C. A. Campion, ha affrontato il tema dell’iconografia musicale con studi sui diorami teatrali di Martin Engelbrecht (Imago Musicae), si è occupata di fonti bandistiche toscane (Polistampa), dell’archivio musicale del Duomo di Pisa (Pacini) e della ricostruzione della biblioteca musicale del Convento della Santissima Annunziata (Firenze Univ. Press). Da un paio di anni si occupa di progetti di divulgazione artistico-musicali con applicazione in realtà aumentata per i musei.
È responsabile della Biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole e del Centro di Documentazione Musicale della Toscana per la Regione.
Il suo progetto di ricerca prevede l’indagine storica sulla nascita dell’insegnamento musicale presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze agli inizi del XIX secolo, attraverso lo studio delle fonti documentarie e musicali del Fondo Accademia al Conservatorio Luigi Cherubini. Si intende tracciare una storia culturale dell’insegnamento musicale che metta in luce i percorsi didattici, produttivi e ricettivi sostenuti da istituzioni, docenti e artisti nella Firenze preunitaria e che portarono, nel Novecento, al consolidamento del Conservatorio come luogo deputato per la formazione musicale.

Stefania Gitto, dopo gli studi musicali presso i Conservatori di La Spezia e di Firenze, si è formata presso l’Università di Siena, laureandosi nel 2000 in Lettere e Filosofia con tesi magistrale in Filologia musicale e successivamente alla facoltà di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. Nel frattempo si è specializzata in biblioteconomia con il master di II livello in Libro antico e gestione di raccolte storiche, approfondendo poi la biblioteconomia musicale. Il percorso professionale l’ha portata a impegnarsi in progetti di catalogazione di raccolte musicali, nel censimento dei fondi musicali conservati in Toscana e nella docenza sulla catalogazione delle risorse di musica notata.
Come studiosa, si è interessata alla produzione musicale nel Sette e Ottocento, con particolare attenzione alle collezioni toscane e all’attività musicale degli Asburgo Lorena. Ha pubblicato per le Fonti Musicali Italiane la storia del Fondo Pitti, ha curato per la Hollitzer l’edizione facsimilare di un autografo di C. A. Campion, ha affrontato il tema dell’iconografia musicale con studi sui diorami teatrali di Martin Engelbrecht (Imago Musicae), si è occupata di fonti bandistiche toscane (Polistampa), dell’archivio musicale del Duomo di Pisa (Pacini) e della ricostruzione della biblioteca musicale del Convento della Santissima Annunziata (Firenze Univ. Press). Da un paio di anni si occupa di progetti di divulgazione artistico-musicali con applicazione in realtà aumentata per i musei.
È responsabile della Biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole e del Centro di Documentazione Musicale della Toscana per la Regione.
Il suo progetto di ricerca prevede l’indagine storica sulla nascita dell’insegnamento musicale presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze agli inizi del XIX secolo, attraverso lo studio delle fonti documentarie e musicali del Fondo Accademia al Conservatorio Luigi Cherubini. Si intende tracciare una storia culturale dell’insegnamento musicale che metta in luce i percorsi didattici, produttivi e ricettivi sostenuti da istituzioni, docenti e artisti nella Firenze preunitaria e che portarono, nel Novecento, al consolidamento del Conservatorio come luogo deputato per la formazione musicale.

Libri a cura di Stefania Gitto