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Cenne da la Chitarra

Cenne da la Chitarra

Bencivenni detto Cenne da la Chitarra o anche Cene (o Cenne) delle Chitarre visse a Arezzo tra il Due e il Trecento. Poeta giocoso, accompagnava il canto dei suoi versi con la chitarra. Da qui il nome. È celebre una sua Risposta per contrarî di stile burlesco ai Sonetti de’ mesi di Folgóre da San Gimignano, trasformando in enueg (provenzale per “noie”, “fastidi”) i dodici plazer (“piaceri”) che quest’ultimo aveva abbinato ai mesi. Mentre Folgóre esaltò i divertimenti dell’aristocrazia trecentesca toscana, Cenne parodiò e rovesciò la visione di quel mondo, visto come una grottesca comunità di corrotti, pervertiti, avari. L’intento del Cenne fu dunque anche polemico verso la società cortese ormai avviata verso un inevitabile declino e la sua opera è preziosa dal punto di vista non solo letterario, ma anche culturale e dei costumi.

Bencivenni detto Cenne da la Chitarra o anche Cene (o Cenne) delle Chitarre visse a Arezzo tra il Due e il Trecento. Poeta giocoso, accompagnava il canto dei suoi versi con la chitarra. Da qui il nome. È celebre una sua Risposta per contrarî di stile burlesco ai Sonetti de’ mesi di Folgóre da San Gimignano, trasformando in enueg (provenzale per “noie”, “fastidi”) i dodici plazer (“piaceri”) che quest’ultimo aveva abbinato ai mesi. Mentre Folgóre esaltò i divertimenti dell’aristocrazia trecentesca toscana, Cenne parodiò e rovesciò la visione di quel mondo, visto come una grottesca comunità di corrotti, pervertiti, avari. L’intento del Cenne fu dunque anche polemico verso la società cortese ormai avviata verso un inevitabile declino e la sua opera è preziosa dal punto di vista non solo letterario, ma anche culturale e dei costumi.

Libri scritti da Cenne da la Chitarra