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Yves Bonnefoy

Yves Bonnefoy

Yves Bonnefoy (Tours, 24 giugno 1923) è un poeta, traduttore e critico d’arte francese. Dopo gli studi di filosofia, prima alla Sorbona e poi con Gaston Bachelard, fiancheggiò per un breve periodo il surrealismo, da cui si distanziò ben presto per avvicinarsi all’esistenzialismo. È autore di un importante corpus letterario sia poetico che teorico: per Bonnefoy è compito del poeta ritrovare la nativa vicinanza delle parole e delle cose (tipica dell’infanzia), cancellata dalle necessità della concettualizzazione intellettuale e della vita quotidiana attiva. Questo tema centrale è espresso dall’autore in numerosi scritti teorici, ma anche nella poesia, che si prefigura dunque come costante riflessione sul suo farsi. Ha svolto un’intensa attività di traduttore, in particolare di Shakespeare e Keats. Nel 1981 è stato nominato alla cattedra di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France. Viene inoltre citato nel romanzo Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia di Leonardo Sciascia come autore di Un sogno fatto a Mantova pubblicato da Einaudi.
Ha ricevuto in tutto il mondo numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran premio della poesia dell’Académie française (1981), il Premio Balzan (1995), il Premio Grinzane Cavour (1997), il Premio Franz Kafka (2007), il Gran premio di poesia Pierrette Micheloud (2011) e il Premio Internazionale Viareggio-Versilia (2011).
Ha ricevuto lauree honoris causa da moltissime università in tutto il mondo: l’Université de Neuchâtel, l’American College di Parigi, l’Università di Chicago, il Trinity College di Dublino, le università di Edimburgo, Roma Tre, Oxford, Siena e Napoli L’Orientale.
Tra le sue numerose pubblicazioni: sulla poesia, Du mouvement et de l’immobilité de Douve (1953), Anti-Platon (1953), Hier régnant désert (1958), Pierre écrite (1965), Dans le leurre du seuil (1975), Ce qui fut sans lumière (1987), Début et fin de la neige (1991), La vie errante (1993), Les Planches Courbes (Poésie) (2001); in prosa L’Arrière-Pays (1972), Rue traversière (1977); per la saggistica Peintures murales de la France gothique (1954), L’improbable (1959), Arthur Rimbaud (1961), Alberto Giacometti. Biographie d’une œuvre (1991), Dessin, couleur, lumière (1995), Shakespeare & the French Poet(2004).
Yves Bonnefoy (Tours, 24 giugno 1923) è un poeta, traduttore e critico d’arte francese. Dopo gli studi di filosofia, prima alla Sorbona e poi con Gaston Bachelard, fiancheggiò per un breve periodo il surrealismo, da cui si distanziò ben presto per avvicinarsi all’esistenzialismo. È autore di un importante corpus letterario sia poetico che teorico: per Bonnefoy è compito del poeta ritrovare la nativa vicinanza delle parole e delle cose (tipica dell’infanzia), cancellata dalle necessità della concettualizzazione intellettuale e della vita quotidiana attiva. Questo tema centrale è espresso dall’autore in numerosi scritti teorici, ma anche nella poesia, che si prefigura dunque come costante riflessione sul suo farsi. Ha svolto un’intensa attività di traduttore, in particolare di Shakespeare e Keats. Nel 1981 è stato nominato alla cattedra di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France. Viene inoltre citato nel romanzo Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia di Leonardo Sciascia come autore di Un sogno fatto a Mantova pubblicato da Einaudi.
Ha ricevuto in tutto il mondo numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran premio della poesia dell’Académie française (1981), il Premio Balzan (1995), il Premio Grinzane Cavour (1997), il Premio Franz Kafka (2007), il Gran premio di poesia Pierrette Micheloud (2011) e il Premio Internazionale Viareggio-Versilia (2011).
Ha ricevuto lauree honoris causa da moltissime università in tutto il mondo: l’Université de Neuchâtel, l’American College di Parigi, l’Università di Chicago, il Trinity College di Dublino, le università di Edimburgo, Roma Tre, Oxford, Siena e Napoli L’Orientale.
Tra le sue numerose pubblicazioni: sulla poesia, Du mouvement et de l’immobilité de Douve (1953), Anti-Platon (1953), Hier régnant désert (1958), Pierre écrite (1965), Dans le leurre du seuil (1975), Ce qui fut sans lumière (1987), Début et fin de la neige (1991), La vie errante (1993), Les Planches Courbes (Poésie) (2001); in prosa L’Arrière-Pays (1972), Rue traversière (1977); per la saggistica Peintures murales de la France gothique (1954), L’improbable (1959), Arthur Rimbaud (1961), Alberto Giacometti. Biographie d’une œuvre (1991), Dessin, couleur, lumière (1995), Shakespeare & the French Poet(2004).

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