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Piero Sbarluzzi

Piero Sbarluzzi

Nato a Pienza nel 1939, Piero Sbarluzzi ha iniziato precocemente a inserirsi nel mondo dell’arte e del lavoro. Appena terminate le scuole elementari, infatti, ha iniziato a frequentare valenti artigiani pientini che gli hanno insegnato a lavorare nella falegnameria, a trattare il ferro battuto, a conoscere i segreti delle materie delle quali si servono gli scultori. Importanti per la sua evoluzione artistica sono stati gli incontri con il maestro ceramista don Manfredo Coltellini e, in seguito, con lo scultore Giovanni Meloni. Lavorando nella fornace del padre, Piero operava tra le forme più varie, grezze e raffinate, funzionali o formali, guardando sempre alla ceramica e alla scultura in genere come forme creative idonee ora alla modellazione di oggetti, ora a opere di alta qualità scultorea.
Ha preso parte a numerose collettive, soprattutto a partire dal 1994. Le sue principali mostre personali si sono svolte a palazzo Piccolomini di Pienza nel 1995 (Sculture di Piero Sbarluzzi) e nel 1998 (La manualità e la bella scultura). Nel 1998 ha esposto ad Arezzo (Sculture in bronzo e terracotta) e ha rappresentato l’arte toscana a Saarbrücken. Sue opere sono presenti in importanti collezioni straniere, fra cui il Walt Disney Center di Tokyo. L’artista ha lavorato molto nell’ambito dell’arte con funzioni di culto, con sculture come il Portale in bronzo nella chiesa della Madonna del Rosario di Torrita di Siena, il Tabernacolo in ceramica nella chiesa della Madonna della Pace a Pieve di Sinalunga, il San Giovanni Battista in bronzo nel fonte battesimale della cattedrale di Civita Castellana, il Presepio - Omaggio a Giotto, in ceramica, nella chiesa di San Francesco a Pienza. Per il Comune di Pienza ha eseguito una medaglia in bronzo a favore dell’UNESCO.

Nato a Pienza nel 1939, Piero Sbarluzzi ha iniziato precocemente a inserirsi nel mondo dell’arte e del lavoro. Appena terminate le scuole elementari, infatti, ha iniziato a frequentare valenti artigiani pientini che gli hanno insegnato a lavorare nella falegnameria, a trattare il ferro battuto, a conoscere i segreti delle materie delle quali si servono gli scultori. Importanti per la sua evoluzione artistica sono stati gli incontri con il maestro ceramista don Manfredo Coltellini e, in seguito, con lo scultore Giovanni Meloni. Lavorando nella fornace del padre, Piero operava tra le forme più varie, grezze e raffinate, funzionali o formali, guardando sempre alla ceramica e alla scultura in genere come forme creative idonee ora alla modellazione di oggetti, ora a opere di alta qualità scultorea.
Ha preso parte a numerose collettive, soprattutto a partire dal 1994. Le sue principali mostre personali si sono svolte a palazzo Piccolomini di Pienza nel 1995 (Sculture di Piero Sbarluzzi) e nel 1998 (La manualità e la bella scultura). Nel 1998 ha esposto ad Arezzo (Sculture in bronzo e terracotta) e ha rappresentato l’arte toscana a Saarbrücken. Sue opere sono presenti in importanti collezioni straniere, fra cui il Walt Disney Center di Tokyo. L’artista ha lavorato molto nell’ambito dell’arte con funzioni di culto, con sculture come il Portale in bronzo nella chiesa della Madonna del Rosario di Torrita di Siena, il Tabernacolo in ceramica nella chiesa della Madonna della Pace a Pieve di Sinalunga, il San Giovanni Battista in bronzo nel fonte battesimale della cattedrale di Civita Castellana, il Presepio - Omaggio a Giotto, in ceramica, nella chiesa di San Francesco a Pienza. Per il Comune di Pienza ha eseguito una medaglia in bronzo a favore dell’UNESCO.

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