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Pio Fedi

Pio Fedi

Lo scultore Pio Fedi (Viterbo, 7 giugno 1816 - Firenze, 31 maggio 1892) si era formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove aveva studiato dapprima incisione con Raffaello Morghen e Giovita Garavaglia, quindi, a partire dalla fine del quarto decennio, scultura con Lorenzo Bartolini. In qualità di borsista all’Accademia di San Luca a Roma, dal 1840, il Fedi frequentò le lezioni di scultura di Pietro Tenerani, accostandosi ad un purismo meno naturalistico di quello del Bartolini, tuttavia più adatto alle imprese monumentali. Non poche suggestioni dello stile elevato di Tenerani sembrano del resto filtrare nelle opere del giovane scultore, a partire da un San Sebastiano (Firenze, Galleria d’Arte Moderna), ultimo saggio di pensionato terminato nel 1844, dove la resa minuziosa dei particolari anatomici è ben temperata dall’eloquenza dei gesti e dai numerosi riferimenti colti all’arte antica. Pio Fedi scolpì due sculture per il loggiato degli Uffizi: Nicola Pisano, firmata, e Andrea Cesalpino. Ma il suo lavoro più noto è il Ratto di Polissena, dal vivo dinamismo, unica scultura moderna scelta per figurare nella Loggia della Signoria (1866). Tra le molte opere si ricorda anche il disegno del monumento al generale Manfredo Fanti in Piazza San Marco a Firenze, o la statua di Seneca e Pietro Torrigiani nel Giardino Torrigiani.
Il suo studio si trovava dal 1842 in via dei Serragli, in una singolare ex chiesa ancora oggi denominata Galleria Pio Fedi.

Lo scultore Pio Fedi (Viterbo, 7 giugno 1816 - Firenze, 31 maggio 1892) si era formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove aveva studiato dapprima incisione con Raffaello Morghen e Giovita Garavaglia, quindi, a partire dalla fine del quarto decennio, scultura con Lorenzo Bartolini. In qualità di borsista all’Accademia di San Luca a Roma, dal 1840, il Fedi frequentò le lezioni di scultura di Pietro Tenerani, accostandosi ad un purismo meno naturalistico di quello del Bartolini, tuttavia più adatto alle imprese monumentali. Non poche suggestioni dello stile elevato di Tenerani sembrano del resto filtrare nelle opere del giovane scultore, a partire da un San Sebastiano (Firenze, Galleria d’Arte Moderna), ultimo saggio di pensionato terminato nel 1844, dove la resa minuziosa dei particolari anatomici è ben temperata dall’eloquenza dei gesti e dai numerosi riferimenti colti all’arte antica. Pio Fedi scolpì due sculture per il loggiato degli Uffizi: Nicola Pisano, firmata, e Andrea Cesalpino. Ma il suo lavoro più noto è il Ratto di Polissena, dal vivo dinamismo, unica scultura moderna scelta per figurare nella Loggia della Signoria (1866). Tra le molte opere si ricorda anche il disegno del monumento al generale Manfredo Fanti in Piazza San Marco a Firenze, o la statua di Seneca e Pietro Torrigiani nel Giardino Torrigiani.
Il suo studio si trovava dal 1842 in via dei Serragli, in una singolare ex chiesa ancora oggi denominata Galleria Pio Fedi.