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Luciano Lotti

Luciano Lotti

Nato al Galluzzo (Firenze) nel 1922, Luciano Lotti ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, periodo di studio poi interrotto per cause belliche. Nel secondo dopoguerra, la passione del dipingere e di esprimersi tramite la pittura, intesa anche come momento privato e di raccoglimento, ha trovato a lungo ostacolo nelle necessità quotidiane, non di rado limitative della sua attività pittorica, senza però impedirgli del tutto di partecipare, in specie dagli Anni Sessanta, alla vita artistica fiorentina, attraverso alcune associazioni culturali – su tutte Gadarte, particolarmente dagli Anni Ottanta – e incentivandolo all’affinamento della propria arte del dipingere con la partecipazione a taluni corsi sia sul nudo, sia dell’Università dell’Età Libera.
È del 1965 il premio conseguito per un bozzetto di francobollo celebrativo al Concorso per il 20° anniversario della Liberazione, organizzato dal Ministero Poste e Telecomunicazioni. Successivamente a tale data, la conoscenza del pittore spagnolo Manuel De Gracia (1982) ha apportato in lui una significativa modifica nell’uso delle cromie, accentuandone le tonalità e accendendo la sua tavolozza, divenuta più spiccatamente solare. Raggiunge anche gratificanti soddisfazioni nei concorsi, come il XLII Cardo d’Argento (2004), massima espressione della più che cinquantenaria associazione Gadarte, il XXV Premio Firenze (2007) e il Premio Marco Sbolci (2008).

Nato al Galluzzo (Firenze) nel 1922, Luciano Lotti ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, periodo di studio poi interrotto per cause belliche. Nel secondo dopoguerra, la passione del dipingere e di esprimersi tramite la pittura, intesa anche come momento privato e di raccoglimento, ha trovato a lungo ostacolo nelle necessità quotidiane, non di rado limitative della sua attività pittorica, senza però impedirgli del tutto di partecipare, in specie dagli Anni Sessanta, alla vita artistica fiorentina, attraverso alcune associazioni culturali – su tutte Gadarte, particolarmente dagli Anni Ottanta – e incentivandolo all’affinamento della propria arte del dipingere con la partecipazione a taluni corsi sia sul nudo, sia dell’Università dell’Età Libera.
È del 1965 il premio conseguito per un bozzetto di francobollo celebrativo al Concorso per il 20° anniversario della Liberazione, organizzato dal Ministero Poste e Telecomunicazioni. Successivamente a tale data, la conoscenza del pittore spagnolo Manuel De Gracia (1982) ha apportato in lui una significativa modifica nell’uso delle cromie, accentuandone le tonalità e accendendo la sua tavolozza, divenuta più spiccatamente solare. Raggiunge anche gratificanti soddisfazioni nei concorsi, come il XLII Cardo d’Argento (2004), massima espressione della più che cinquantenaria associazione Gadarte, il XXV Premio Firenze (2007) e il Premio Marco Sbolci (2008).

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