Nato a Firenze il 29 gennaio 1933, Paolo Grossi si è
laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze nel 1955. Libero
docente in Storia del diritto italiano nel 1960, professore incaricato di
Storia del diritto italiano all’Università di Siena nell’anno accademico
1960-1961, è stato dal 1963 cattedratico per la stessa disciplina nella
Università di Macerata e dal 1966 nella Università di Firenze, dove ha
insegnato anche per incarico Diritto comune, Diritto canonico e Storia del
diritto canonico.
Dal 1964 al 1966 è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Macerata, dal 1972 al 1975 della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Firenze. Dal 1979 al 1986 è stato uno dei due professori
ordinari rappresentanti le Facoltà giuridiche italiane in seno al Consiglio
Universitario Nazionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
Ha promosso e fondato, nel 1971, il “Gruppo di ricerca per la storia del
pensiero giuridico moderno” e la rivista annuale «Quaderni fiorentini per la
storia del pensiero giuridico moderno». Nel 1980 ha creato il “Centro di Studi
per la storia del pensiero giuridico moderno” presso l’Università di Firenze e
ne è stato eletto primo direttore per il quinquennio 1980-85. È stato poi
sempre riconfermato fino al 2003, quando spontaneamente ha lasciato la
Direzione a un suo discepolo. È stato, dal 1966 al 1983, segretario generale
dell’Istituto di diritto agrario internazionale e comparato, con sede a
Firenze. Dal 1989 al 1998 è stato membro del Fachbeirat del Max-Planck-Institut
fur europaische Rechtsgeschichte (Germania) dopo essere stato, negli anni
precedenti, componente del Beirat scientifico.
Nel 1989 l’Università di Francoforte, nel 1990 quella di Stoccolma, nel 1991
quella Autonoma di Barcelona, nel 1994 quella Autonoma di Madrid, nel 1998
quella di Sevilla, su proposta unanime delle rispettive Facoltà giuridiche, gli
conferiscono la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Dal 1996, su nomina
della Conferenza Episcopale Toscana, è giudice del Tribunale Ecclesiastico
Regionale Etrusco. Nel 1999 è nominato profesor honorario de la Facultad de
derecho de la Pontificia Universidad Catòlica del Perù.
È stato presidente della classe di Scienze giuridiche economiche e sociali
della Accademia Toscana di Scienze e Lettere «La Colombaria», socio della
Accademia dei Georgofili, è socio nazionale non residente della Accademia delle
Scienze di Torino, socio corrispondente dell’Istituto Lombardo di Scienze e
Lettere, oltre che Corresponding Fellow della American Society of Legal History
e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 1986 gli viene conferita dal
Ministero della Pubblica Istruzione la medaglia d’oro per i benemeriti della
scienza, della cultura e dell’arte. Nel 2000 gli è conferito il premio
“Giurista dell’anno” dalla European Law Students Association, in seguito a
elezioni avvenute fra gli studenti delle Facoltà giuridiche italiane. Lo stesso
anno gli viene conferito il premio internazionale Duca d’Amalfi “Maestro di
Diritto”.
Si è spento a Firenze il 4 luglio 2022.
Nato a Firenze il 29 gennaio 1933, Paolo Grossi si è
laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze nel 1955. Libero
docente in Storia del diritto italiano nel 1960, professore incaricato di
Storia del diritto italiano all’Università di Siena nell’anno accademico
1960-1961, è stato dal 1963 cattedratico per la stessa disciplina nella
Università di Macerata e dal 1966 nella Università di Firenze, dove ha
insegnato anche per incarico Diritto comune, Diritto canonico e Storia del
diritto canonico.
Dal 1964 al 1966 è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Macerata, dal 1972 al 1975 della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Firenze. Dal 1979 al 1986 è stato uno dei due professori
ordinari rappresentanti le Facoltà giuridiche italiane in seno al Consiglio
Universitario Nazionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
Ha promosso e fondato, nel 1971, il “Gruppo di ricerca per la storia del
pensiero giuridico moderno” e la rivista annuale «Quaderni fiorentini per la
storia del pensiero giuridico moderno». Nel 1980 ha creato il “Centro di Studi
per la storia del pensiero giuridico moderno” presso l’Università di Firenze e
ne è stato eletto primo direttore per il quinquennio 1980-85. È stato poi
sempre riconfermato fino al 2003, quando spontaneamente ha lasciato la
Direzione a un suo discepolo. È stato, dal 1966 al 1983, segretario generale
dell’Istituto di diritto agrario internazionale e comparato, con sede a
Firenze. Dal 1989 al 1998 è stato membro del Fachbeirat del Max-Planck-Institut
fur europaische Rechtsgeschichte (Germania) dopo essere stato, negli anni
precedenti, componente del Beirat scientifico.
Nel 1989 l’Università di Francoforte, nel 1990 quella di Stoccolma, nel 1991
quella Autonoma di Barcelona, nel 1994 quella Autonoma di Madrid, nel 1998
quella di Sevilla, su proposta unanime delle rispettive Facoltà giuridiche, gli
conferiscono la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Dal 1996, su nomina
della Conferenza Episcopale Toscana, è giudice del Tribunale Ecclesiastico
Regionale Etrusco. Nel 1999 è nominato profesor honorario de la Facultad de
derecho de la Pontificia Universidad Catòlica del Perù.
È stato presidente della classe di Scienze giuridiche economiche e sociali
della Accademia Toscana di Scienze e Lettere «La Colombaria», socio della
Accademia dei Georgofili, è socio nazionale non residente della Accademia delle
Scienze di Torino, socio corrispondente dell’Istituto Lombardo di Scienze e
Lettere, oltre che Corresponding Fellow della American Society of Legal History
e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 1986 gli viene conferita dal
Ministero della Pubblica Istruzione la medaglia d’oro per i benemeriti della
scienza, della cultura e dell’arte. Nel 2000 gli è conferito il premio
“Giurista dell’anno” dalla European Law Students Association, in seguito a
elezioni avvenute fra gli studenti delle Facoltà giuridiche italiane. Lo stesso
anno gli viene conferito il premio internazionale Duca d’Amalfi “Maestro di
Diritto”.
Si è spento a Firenze il 4 luglio 2022.