Fabio Sottili, architetto e docente di storia dell’arte
presso licei fiorentini, si occupa di storia dell’arte e dell’architettura
principalmente di epoca barocca, di cui ha dato prova in molteplici
pubblicazioni, cataloghi di mostra, e in riviste specialistiche fra cui il «Mitteilungen»
dell’Istituto Germanico di Storia dell’Arte di Firenze, «Paragone», «Arte
Cristiana», «Palladio», «Prospettiva», «Valori Tattili», «Bullettino Senese di
Storia Patria», «Accademia dei Rozzi», «Bollettino dell’Accademia degli
Euteleti».
Da decenni studia la casata dei Sansedoni di Siena e quella dei marchesi Niccolini
di Camugliano, ma la sua attenzione si è anche indirizzata verso diverse altre
famiglie aristocratiche toscane, quali gli Antinori, i Baldovinetti, i Ricasoli,
i Marsuppini, gli Orlandini Del Beccuto, i Fabroni, i Chigi Zondadari.
Il suo interesse verso l’arte del Settecento lo ha portato di recente a tenere
conferenze sul vedutismo fiorentino e sulle conversation
pieces, approfondendo in particolare la conoscenza della famiglia Gerini e
del pittore Giuseppe Zocchi, così come della pittura del XVII-XVIII secolo
legata alla commedia dell’arte (in special modo Giovanni Domenico Ferretti) e a
temi giocosi quali le burle del Pievano Arlotto.
Fabio Sottili, architetto e docente di storia dell’arte
presso licei fiorentini, si occupa di storia dell’arte e dell’architettura
principalmente di epoca barocca, di cui ha dato prova in molteplici
pubblicazioni, cataloghi di mostra, e in riviste specialistiche fra cui il «Mitteilungen»
dell’Istituto Germanico di Storia dell’Arte di Firenze, «Paragone», «Arte
Cristiana», «Palladio», «Prospettiva», «Valori Tattili», «Bullettino Senese di
Storia Patria», «Accademia dei Rozzi», «Bollettino dell’Accademia degli
Euteleti».
Da decenni studia la casata dei Sansedoni di Siena e quella dei marchesi Niccolini
di Camugliano, ma la sua attenzione si è anche indirizzata verso diverse altre
famiglie aristocratiche toscane, quali gli Antinori, i Baldovinetti, i Ricasoli,
i Marsuppini, gli Orlandini Del Beccuto, i Fabroni, i Chigi Zondadari.
Il suo interesse verso l’arte del Settecento lo ha portato di recente a tenere
conferenze sul vedutismo fiorentino e sulle conversation
pieces, approfondendo in particolare la conoscenza della famiglia Gerini e
del pittore Giuseppe Zocchi, così come della pittura del XVII-XVIII secolo
legata alla commedia dell’arte (in special modo Giovanni Domenico Ferretti) e a
temi giocosi quali le burle del Pievano Arlotto.