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Giancarlo Ranucci

Giancarlo Ranucci

Giancarlo Ranucci, fin dai suoi primi anni di vita, è stato a contatto con una realtà violenta. Cresciuto nella periferia di Napoli, in seguito alla decisione di suo padre, che sognava un futuro migliore, si trasferisce a Firenze dove però vive una situazione difficile, derivata dalla discriminazione verso i meridionali e gli stranieri. A undici anni si trasferisce alle Piagge: qui ha modo di constatare che la periferia è dentro ognuno di noi, fino a quando non decidiamo di trasformarla in cooperazione e tolleranza verso gli altri. Questa ‘trasformazione interna’ è stata determinata dall’incontro con il pensiero del maestro Daisaku Ikeda e dall’innamoramento per la narrativa come comunicazione delle proprie esperienze di vita.
Giancarlo Ranucci, fin dai suoi primi anni di vita, è stato a contatto con una realtà violenta. Cresciuto nella periferia di Napoli, in seguito alla decisione di suo padre, che sognava un futuro migliore, si trasferisce a Firenze dove però vive una situazione difficile, derivata dalla discriminazione verso i meridionali e gli stranieri. A undici anni si trasferisce alle Piagge: qui ha modo di constatare che la periferia è dentro ognuno di noi, fino a quando non decidiamo di trasformarla in cooperazione e tolleranza verso gli altri. Questa ‘trasformazione interna’ è stata determinata dall’incontro con il pensiero del maestro Daisaku Ikeda e dall’innamoramento per la narrativa come comunicazione delle proprie esperienze di vita.