chiudi
Francesco Chiarenti

Francesco Chiarenti

Francesco Chiarenti nacque a Montaione nel 1766 da Quintino Pasquale e da Caterina Vaccà Berlinghieri. Il padre era un proprietario terriero e possedeva un buon numero di poderi nel territorio di Montaione. All’inizio del XVIII secolo i Chiarenti ricoprirono alcune delle più importanti cariche pubbliche montaionesi, tradizionalmente riservate alle famiglie più importanti del Comune; come ricorda Rino Salvestrini, Quintino Pasquale Chiarenti già nel 1734 fu “Priore di dentro” (cioè del Castello di Montaione), carica che ricoprì ancora nel 1749, prima di essere nominato Consigliere nel 1751 e nel 1753, Operaio di Palazzo nel 1752, Sindaco del Podestà nel 1761 e Priore nel 1762. La madre di Francesco Chiarenti apparteneva a un’importante famiglia pisana, i Vaccà Berlinghieri, originari di Montefoscoli, un piccolo borgo non molto distante da Montaione. Dopo aver compiuto gli studi classici, il giovane Francesco Chiarenti si trasferì a Pisa presso lo zio materno Francesco Vaccà Berlinghieri, che era allora uno dei maggiori docenti di medicina e chirurgia dell’Università. Chiarenti si laureò in “filosofia e medicina” a Pisa il 30 maggio 1785, all’età di diciannove anni; dal 28 giugno 1785 al 5 giugno 1787 fece pratica presso l’Arcispedale di S. Maria Nuova a Firenze e dopo aver sostenuto gli esami davanti al Collegio Medico Fiorentino ottenne la “matricola” (ovvero l’iscrizione all’albo dei medici) il 29 gennaio 1787. Durante la sua permanenza a Firenze, il giovane Chiarenti entrò in contatto anche con alcuni dei maggiori esponenti della cultura scientifica fiorentina del tempo ed in particolare con Felice Fontana. Con la nascita del Regno d’Etruria, che Napoleone affidò alla guida di Ludovico I di Borbone e che rappresentò la definitiva fine delle speranze di rinnovamento politico per la Toscana, Francesco Chiarenti tornò stabilmente a Montaione; aveva appena trentacinque anni. Oltre a occuparsi dei suoi numerosi poderi, nei quali cercò, sembra con successo, di inserire importanti innovazioni colturali, Chiarenti continuò a occuparsi di politica e ricoprì alcune importanti cariche pubbliche del Comune.
Francesco Chiarenti nacque a Montaione nel 1766 da Quintino Pasquale e da Caterina Vaccà Berlinghieri. Il padre era un proprietario terriero e possedeva un buon numero di poderi nel territorio di Montaione. All’inizio del XVIII secolo i Chiarenti ricoprirono alcune delle più importanti cariche pubbliche montaionesi, tradizionalmente riservate alle famiglie più importanti del Comune; come ricorda Rino Salvestrini, Quintino Pasquale Chiarenti già nel 1734 fu “Priore di dentro” (cioè del Castello di Montaione), carica che ricoprì ancora nel 1749, prima di essere nominato Consigliere nel 1751 e nel 1753, Operaio di Palazzo nel 1752, Sindaco del Podestà nel 1761 e Priore nel 1762. La madre di Francesco Chiarenti apparteneva a un’importante famiglia pisana, i Vaccà Berlinghieri, originari di Montefoscoli, un piccolo borgo non molto distante da Montaione. Dopo aver compiuto gli studi classici, il giovane Francesco Chiarenti si trasferì a Pisa presso lo zio materno Francesco Vaccà Berlinghieri, che era allora uno dei maggiori docenti di medicina e chirurgia dell’Università. Chiarenti si laureò in “filosofia e medicina” a Pisa il 30 maggio 1785, all’età di diciannove anni; dal 28 giugno 1785 al 5 giugno 1787 fece pratica presso l’Arcispedale di S. Maria Nuova a Firenze e dopo aver sostenuto gli esami davanti al Collegio Medico Fiorentino ottenne la “matricola” (ovvero l’iscrizione all’albo dei medici) il 29 gennaio 1787. Durante la sua permanenza a Firenze, il giovane Chiarenti entrò in contatto anche con alcuni dei maggiori esponenti della cultura scientifica fiorentina del tempo ed in particolare con Felice Fontana. Con la nascita del Regno d’Etruria, che Napoleone affidò alla guida di Ludovico I di Borbone e che rappresentò la definitiva fine delle speranze di rinnovamento politico per la Toscana, Francesco Chiarenti tornò stabilmente a Montaione; aveva appena trentacinque anni. Oltre a occuparsi dei suoi numerosi poderi, nei quali cercò, sembra con successo, di inserire importanti innovazioni colturali, Chiarenti continuò a occuparsi di politica e ricoprì alcune importanti cariche pubbliche del Comune.

Vedi anche...