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Carlo Cresti

Carlo Cresti

Carlo Cresti (1931-2018), dopo il diploma al liceo artistico, nel 1950 presenta un ritratto del padre alla mostra della Cooperazione in Palazzo Strozzi a Firenze, vincendo il premio FGCI per giovani pittori, e partecipa alle Olimpiadi Culturali della Gioventù classificandosi nella selezione nazionale con le illustrazioni per Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, esposte poi in una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. I riconoscimenti inaspettatamente ottenuti gli fanno ritenere di avere già soddisfatto le proprie ambizioni di artista, e si iscrive pertanto alla Facoltà di Architettura.
Unitamente agli studi universitari, prosegue con saltuarietà a operare nell’ambito delle arti figurative vincendo nel 1952, a Prato, il secondo premio del Concorso ex tempore di pittura indetto dal PCI. Negli anni successivi, pur continuando a disegnare e dipingere, sceglie di non pubblicizzare i risultati di tali esercitazioni, perché preferisce dedicare il proprio impegno allo svolgimento delle attività di architetto, docente universitario, storico dell’architettura e della città.
Carlo Cresti è autore di numerose pubblicazioni, nonché alcune fotografie eseguite in giro per il mondo con una Ferrania Condor (in gioventù), una Canon e una Hasselblad (in età più matura). L’obiettivo fotografico gli è servito principalmente per ottenere ‘ritratti’ di piccole chiese, cattedrali, palazzi, brani di città, particolari decorativi (meglio se trasgressivi) che, di volta in volta, suscitavano la sua attenzione ed emozione.
È autore di numerosi saggi storici e critici sull’architettura del Liberty, del Futurismo, quella fiorentina dal Medioevo al Novecento, nonché sull’architettura internazionale moderna e contemporanea, sull’archeologia industriale, sulla storia della città e del territorio, sull’architettura museografica. Ha diretto la rivista «Architettura & Arte».

Carlo Cresti (1931-2018), dopo il diploma al liceo artistico, nel 1950 presenta un ritratto del padre alla mostra della Cooperazione in Palazzo Strozzi a Firenze, vincendo il premio FGCI per giovani pittori, e partecipa alle Olimpiadi Culturali della Gioventù classificandosi nella selezione nazionale con le illustrazioni per Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, esposte poi in una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. I riconoscimenti inaspettatamente ottenuti gli fanno ritenere di avere già soddisfatto le proprie ambizioni di artista, e si iscrive pertanto alla Facoltà di Architettura.
Unitamente agli studi universitari, prosegue con saltuarietà a operare nell’ambito delle arti figurative vincendo nel 1952, a Prato, il secondo premio del Concorso ex tempore di pittura indetto dal PCI. Negli anni successivi, pur continuando a disegnare e dipingere, sceglie di non pubblicizzare i risultati di tali esercitazioni, perché preferisce dedicare il proprio impegno allo svolgimento delle attività di architetto, docente universitario, storico dell’architettura e della città.
Carlo Cresti è autore di numerose pubblicazioni, nonché alcune fotografie eseguite in giro per il mondo con una Ferrania Condor (in gioventù), una Canon e una Hasselblad (in età più matura). L’obiettivo fotografico gli è servito principalmente per ottenere ‘ritratti’ di piccole chiese, cattedrali, palazzi, brani di città, particolari decorativi (meglio se trasgressivi) che, di volta in volta, suscitavano la sua attenzione ed emozione.
È autore di numerosi saggi storici e critici sull’architettura del Liberty, del Futurismo, quella fiorentina dal Medioevo al Novecento, nonché sull’architettura internazionale moderna e contemporanea, sull’archeologia industriale, sulla storia della città e del territorio, sull’architettura museografica. Ha diretto la rivista «Architettura & Arte».

Libri scritti da Carlo Cresti

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