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Claudio Magris

Claudio Magris

Claudio Magris, germanista e critico, è nato a Trieste nel 1939. Si è laureato all’Università di Torino dove è stato ordinario di Lingua e Letteratura tedesca dal 1970 al 1978. È docente alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Collabora al «Corriere della Sera» e a diversi altri quotidiani e riviste. Ha contribuito con numerosi studi a diffondere in Italia la conoscenza della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”. Traduttore di Ibsen, Kleist e Schnitzler, ha pubblicato numerosi saggi, fra i quali: Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna (Torino 1963), Wilhelm Heinse (Trieste 1968), Lontano da dove, Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (Torino 1971), Dietro le parole (Milano 1978), Itaca e oltre (Milano 1982), Trieste. Un’identità di frontiera (in colaborazione con Angelo Ara, Torino 1982), L’anello di Clarisse (Torino 1984), Illazioni su una sciabola (Pordenone 1986), il testo teatrale Stadelmann (1988) Un altro mare (1991) e Microcosmi vincitore nel 1998 del Premio Strega. Nel 2001 pubblica per Garzanti Utopia e disincanto, una selezione di suoi saggi scritti tra il 1974 e il 1998.

Claudio Magris, germanista e critico, è nato a Trieste nel 1939. Si è laureato all’Università di Torino dove è stato ordinario di Lingua e Letteratura tedesca dal 1970 al 1978. È docente alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Collabora al «Corriere della Sera» e a diversi altri quotidiani e riviste. Ha contribuito con numerosi studi a diffondere in Italia la conoscenza della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”. Traduttore di Ibsen, Kleist e Schnitzler, ha pubblicato numerosi saggi, fra i quali: Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna (Torino 1963), Wilhelm Heinse (Trieste 1968), Lontano da dove, Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (Torino 1971), Dietro le parole (Milano 1978), Itaca e oltre (Milano 1982), Trieste. Un’identità di frontiera (in colaborazione con Angelo Ara, Torino 1982), L’anello di Clarisse (Torino 1984), Illazioni su una sciabola (Pordenone 1986), il testo teatrale Stadelmann (1988) Un altro mare (1991) e Microcosmi vincitore nel 1998 del Premio Strega. Nel 2001 pubblica per Garzanti Utopia e disincanto, una selezione di suoi saggi scritti tra il 1974 e il 1998.