Scandicci Cultura Casa del Popolo di Casellina |
Edizioni Polistampa Centro dell’Arte Vito Frazz |
Presentazione del libro di poesie
GENNARO ORIOLO
Meditate
fughe
e
taciti
abbandoni
«Sagittaria» - Ed. Polistampa
Mercoledì 13 dicembre 2006, ore 17.45
Teatro Studio di Scandicci
Via Donizetti 58, Scandicci (Firenze)
saluti
SIMONE GHERI - sindaco di Scandicci
presiede
ALDO FRANGIONI - presidente di ScandicciCultura
interviene
MARIO SODI - poeta e critico letterario
letture di
GIANCARLO CAUTERUCCIO - attore e regista
VANIA ROTONDI - attrice
intervento musicale di
IVAN ZAPPIA al flauto con 2 fantasie di Georg Philipp Telemann
disegni di
ROSALBA D’ETTORRE – VALENTINO MORADEI GABRIELLI – TAKASUKE NISHIYAMA – VINCENZO ZAPPIA
La fuga Insieme faticosamente con i polpacci logori di crampi e di rimorsi, abbiamo risalito a tappe la fiumara del mito, accecata dal sole, alla ricerca vana di ricordi lontani. Lassù fra timpe rosse, nell’assordante discoteca, di cicale quasi morte, un granchio burlone trovò fissa dimora, con un guizzo guerriero, tra i sassi levigati dall’assalto del tempo. Nel disincanto della sera fu una fuga il ritorno che non sa le imposture e gli stratagemmi del giorno ma solo calcolati silenzi di sofferti pensieri. |
Gennaro Oriolo è nato a Crosia, paese arrampicato sulle colline che digradano verso l’alto Jonio e che gli sta ancora rannicchiato negli archi del petto.
Ha compiuto gli studi superiori a Rossano Calabro, città ricca di arte e cultura bizantina.
Si è laureato a Firenze, nicchia del suo universo, luogo di intriganti interessi culturali e di profondi legami affettivi, amata-odiata con furore dantesco.
Vive a Scandicci di fronte all’ex manicomio di Castel Pulci, dove Dino Campana, il poeta matto, ha trascorso gli ultimi 14 anni di vita a dimenticare i suoi versi sublimi.